1^ giornata

16/10/06 ATLETICO 76 - PIEFFE 1968 4-1
(Redi 2, Baghin, Zerbato)


Che dire, come inizio non è certo mancata la noia! La prima partita di campionato vede di fronte due compagini che da più anni oramai si affrontano in quel di Marola e nonostante l’avversario abbia cambiato proprietà per noi addetti ai lavori rimarrà sempre Misia Argento. Il Pieffe 1968 schiera tra le sue fila quel giocatore a lungo seguito nel mercato appena concluso, un uomo di spessore che sa dare sicurezza al reparto difensivo e dotato di un carisma da vero leader e simpaticamente soprannominato Mauro piedi di forbice.
Partita ostica ma alla fine prevale il tatticismo sfrenato che mister Sinicato applica con alcune geniali intuizioni che solo un uomo navigato del calcio può avere (vedi l’arretramento di Baghin dietro le punte).

STEFANO: Da vero capitano prende in mano la squadra e quando il mister gli dice che causa assenze dovrà fare il centrale difensivo lui risponde senza remore: Obbedisco! Prende in consegna lo spilungone avversario e per tutto il primo tempo non gli fa vedere palla non disdegnando neppure qualche sortita offensiva. E’ un po’ impreciso nei conclusioni ma ci sta.
VOTO: 7………………………………ISTRIONICO

CARTA: Da sicurezza al reparto il giovane Paper non sbagliando praticamente nulla e sicuramente dimostra di essere un buon investimento per il futuro della società. La chioccia Berto dice di lui: “E’ bravo ma ancora troppo esuberante….crescerà”. Ha il pregio di cercar di riportare la pace quando gli animi si surriscaldano un po’ troppo con un sonoro “Dai basta …Ora ci diamo tutti una calmata! Il calcio dovrebbe essere amicizia e lealtà. Facciamoci tutti un’esame di coscienza” ma riceve solo un: “Casso vuto bocia! Dai va in porta e non sta rompere i cojoni che non xe robe par ti ste qua”. Mestamente Carta se ne torna tra i pali bofonchiando tra se e se “….volevo solo dire di stare calmi”.
VOTO 7: ……………………………PACIFISTA INCOMPRESO

REDO: Eccolo qui il nuovo acquisto dell’estate, colui che ha fatto fare una follia al presidente Baghin che ha sborsato fior di quattrini per averlo nelle sue fila. E lui lo ripaga così con una doppietta d’autore. D’altra parte che questo ragazzo si nutriva di pane e goal si sapeva. Anche lui per necessità deve anche adattarsi ad un ruolo che non è il suo e lo fa egregiamente ma è ancora un po’ acerbo in fase di impostazione intestardendosi alle volte in dribbling insistenti.
VOTO: 6.5………………………………………….IL COBRA

MIMMO: Insormontabile, insuperabile, instancabile, grintoso, voglioso, facinoroso, ringhioso…..questo e molto altro ancora è il Mimmo nazionale. Dedica anima e corpo all’atletico formando con il capitano Spina una cerniera difensiva e fornendo assist aiosa. Cosa dire di più, perfetto!!!
VOTO: 8……………………………….TRASCENDENTALE

IKO: L’arrivo del talentino non è dei più incoraggianti in quanto si presenta fornito di: tuta d’ordinanza, maglioncione in pile, giacca a vento ideale per i -10°, guanti di lana, poncho in alpacha peruviano, guanti di pelle di coccodrillo, sciarpa di lana grossa, scaldasonno imetec sulle spalle, borsa dell’acqua calda legata alla pancia e un bel cappello da bolscevico in testa. Lui commenta solo: “avevo un po’ freddino”.
Il mister gli da fiducia e lo fa entrare e il gioiellino di Bari vecchia lo ripaga fin da subito con un goal…udite udite….di testa. Ma il talentino non si ferma qui sfornando giocate d’alta scuola e dimostrando una facilità di corsa che solo una preparazione atletica “Cartesiana” può dargli. A lui va anche il merito del goal (ingiustamente) assegnato a Baghin. Alla realizzazione ha un’esultanza polemica andando verso la panchina e indicando il numero di maglia al mister.
VOTO: 7…………………………..ECLETTICO

FRANCO: Ineccepibile da un punto di vista calcistico ma estremamente deprecabile da un punto di vista comportamentale. A livello tattico esegue con grande disciplina il compito assegnatogli dal mister stupendo il pubblico con un tacco al volo che ai più ricorda il Divin Codino. Il peggio di lui però si ha dopo che il simpatico n° 2 avversario cerca di scaraventarlo contro la tensostruttura. Il Gatto però reagisce pacatamente non sapendo che da lì in poi si scatenerà una rissa incredibile che si sederà solo dopo che Stojko interverrà con una puzzetta fatta allo scopo di disperdere la folla.
Si vedrà quindi sventolare il rosso davanti al naso.
VOTO: 6…………………………FELINO IRRITATO

MATTEO: E’ l’uomo del momento. Gioca la sua partita un po’ stancamente e ad ogni suo intervento falloso, anche minimo, chiede scusa a tutti. Sembra un coniglietto spaurito in campo, non vuole aver male e far male. Tutto così fino ad un momento in cui c’è la trasformazione:
in campo si respirava un’aria strana, la tensione era palpabile e sembrava che qualcosa dovesse accadere da un momento all’altro. Teo sedeva in panchina di fianco a me. Nel frattempo si è come sentito al Palalago un suono, una specie di Dong, di quelli che senti nei ring di boxe ed è lì, a quel suono maledetto che Teo è partito dalla panchina con il destro teso verso il povero indifeso avversario, quel n° 2 bersagliato da tutti gridando a gran voce Francooooo, Francoooooo. A distanza nel frattempo si poteva sentire la voce di Stojko che diceva: “Gancio, montante, destro ….colpisci, lavoralo ai fianchi”. La rissa per fortuna è stata sedata e Teo ha ammesso le sue colpe: “Ho sbagliato lo so, non so cosa mi sia preso….dovevo andare col sinistro cazzo aveva liberato la guardia, come ho fatto a non pensarci!!!!”
VOTO: 2……………………BALBOA

STOJKO: Generosa partita dell’uomo simbolo dell’atletico. Gioca come sa fare, liberandosi della palla in velocità, appoggiando gli esterni e provando anche qualche conclusione. Grande merito ha su tutti e quattro i goal: nella doppietta di Redo perché gli ha detto tira e in quello di Iko perché gli ha detto vai!. Il suo goal nasce da un’azione personale del gioiellino che si infrange sul palo ritornando a centro area. A quel punto Stojko mosso dall’avidità del goal si getta sulla palla facendosi forza con l’urlo: “Fuoco di megalopoli!!!!”. Gli occhi fuori dalle orbite, la salivazione azzerata, la bocca già pronta all’urlo liberatorio del goal accompagnano il pesante zampettare di Stojko verso la palla, allorché lui si inciampa e rotola rovinosamente per terra andando a cozzare proprio contro la palla che sospinta da questo Tsunami nostrano si insacca in rete. Tutti sono basiti, Stojko ha segnato. L’arbitro non vuole accettare sostenedo che il goal è da attribuire a Iko ma lui invocando anche fantomatiche azioni legali vuole che il goal gli sia assegnato e così è.
VOTO: 6,5 ……………………………………….BARDOTTO

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