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SINICATO RIBATTE E CONCLUDE (ndr. si spera!!)

Capisco che la sensibilità di certe discussioni non possa trovare riscontro in tutti, in fondo la società di oggi mi insegna che l’assolutismo di valori non esiste più nemmeno per quelli che dovrebbero essere i capisaldi del nostro vivere civile.

Mi perdoni se io sono abituato a soffrire per chi soffre e a sperare per lui sempre il meglio, e mi perdoni anche se la mia, probabilmente carente, elasticità mentale non riesce a farmi trovare il nesso che può esistere tra tutta la vicenda successa al malcapitato Presidente e l’aspetto comico di essa.

Penso comunque che sia inutile continuare in questa diatriba che a mio modo di vedere è solo un’inutile perdita di tempo perché in fondo io non devo convincere nessuno che a mio avviso ciò che è stato fatto è solo frutto di un’insana voglia di ledere una persona già chiaramente provata, l’importante è che io sia convinto di ciò e che, oggi più che mai, so chi volere e chi non volere al mio fianco nel momento in cui succedesse anche a me una simile fatalità.

Perché bisogna sempre avere presente che la vita a volte ha dei risvolti inspiegabili facendoci soffrire per quello che ci faceva ridere prima e viceversa.

Ci sono momenti nei quali ognuno di noi deve guardare dentro di sé e capire se quello che è vorrebbe veramente lo fossero anche gli altri nei suoi confronti, ma forse pretendo troppo da chi non conosce nemmeno la strada per guardare dentro di sé.

Tutta questa vicenda e anche gli ultimi interventi di chi vaneggia un fantomatico pupazzo della politica per mettere a posto tutto, non fanno altro che alimentare in me un sempre più crescente pessimismo contro il quale però non intendo darmi per vinto.

Se lei crede che oggi è così e dev’essere così io no, mi dispiace, accetto il contesto in cui vivo ma non per questo accetto che mi si venga detto che è giusto così, tanto più se nella criticabile etica con cui lei e molti altri conducono la propria esistenza si è pure in grado di trovare l’estetica giustificativa di tale vuota esistenza.

La prego di avere almeno rispetto per chi come me ama stare lontano da questi stupidi giochi al massacro e se crede che abbia puntato il dito mi affretto a ritirarlo: sia mai che abbia l’ipocrisia di giudicare chi nel dolore trova motivo di divertimento!

LETTERA: GATTO RISPONDE ALLA REPLICA DI SINICATO

Non è mia abitudine dare alimento alla polemica, soprattutto quando questa è fatta per accaparrare quanti più consensi possibili.
Solitamente, scelto un “modus operandi”, proseguo sul sentiero, solido e fermo nelle mie convinzioni…ma tantè, tirato per i capelli è nei miei diritti difendermi e far valere le mie ragioni.
Lei saprà benissimo quanto sia alta la stima mia e l’affetto fraterno nei confronti del Presidente e quindi non le sarà difficile capire quando dolorosa sia stata per me la serata dell’infortunio. Ora, come amico del malcapitato, condivido non senza sofferenza il calvario che egli sarà costretto a salire, ma come cronista ho un compito al quale, nemmeno violentando la mia volontà e coscienza, posso sottrarmi.
Perché, come già esposto, quello che Lei ha letto è solo cronaca…nulla di inventato, nulla di immaginato, nulla che sia frutto di visioni madonnare; solo trascrizione fedele di ciò che è successo.
Ora è certo che questo a qualcuno, soprattutto ai più sensibili, può aver dato fastidio, ma non si può chiedere la censura mascherando tale richiesta come tributo alla decenza e al rispetto!
No caro amico, non è così che ci si comporta!
Sono disposto a riconoscerLe che forse la mia prima risposta sia stata dettata più dalla rabbia che non già dalla ragione e di questo, pubblicamente me ne scuso, ma sul resto del suo peraltro nobilissimo pensiero, non posso seguirla.
Già Lei ammette di aver talvolta calcato la mano con il Presidente e questo, me ne dia atto, avrà sicuramente avuto ripercussioni sulla psiche del Baghin; sì, certamente egli avrà tratto giovamento dal suo sprono, ma ha anche indotto il suo inconscio ad abbassare la soglia della sopportazione a tal punto che basta un nonnulla per farlo cadere nel baratro della desolazione.
Nulla è stato fatto per mettere alla berlina lo sfortunato Presidente, nulla è stato esaltato per gettare nel ridicolo la figura del “bardotto”.
Lei dice bene quando afferma che comunque lo spettacolo deve andare avanti ed è andato avanti; nello sport come nella vita non c’è tempo al giorno d’oggi di fermarsi e guardarsi indietro e magari con malinconia ricordare il passato. I nostri tempi sono fatti di continue sfide, che non permettono il lusso degli “amarcord”. Ed è in questa ottica che ci si é mossi anche martedì scorso…
Veda, io non ho la presunzione di essere esclusivamente nel giusto e come Lei non sono qui ad impartire lezioni di morale; difendo, se serve anche con i denti, il mio diritto alla cronaca. Punto!
Condivisibile o meno che sia, l’unico valore assoluto, in un momento in cui tutto perde il suo valore, è la VERITA’, urlata a squarciagola anche dalle pagine di questo Blog.
Rispettosamente.

CONTROREPLICA DI SINICATO ALL'AUTORE DELL'ARTICOLO GATTO

Quante cose vere ho potuto leggere dalla sua lettera carissimo, hai perfettamente ragione nel dire che io ho la piena libertà di rivolgermi ad altri siti o ad altre testate se ciò che trovo scritto nel Blog non lo trovo adeguato. E’ vero, la pluralità dell’informazione disponibile permette questo e io potrei approfittarne e sinceramente ci ho anche pensato. Poi però mi son detto: “Perché arrendersi alla stupidità e permettere a loro di credere di essere nel giusto quando si compiono simili azioni?”
Non ho certo l’intenzione di redimere nessuno e nemmeno di dare lezioni di vita che molto probabilmente non sarei nemmeno in grado di dare ma “sognare” di riuscire a far pensare anche chi del pensiero non fa la propria virtù, me lo deve concedere, sebbene ora più di prima ho la conferma che ciò è e resterà solo una grande utopia.
Il problema è che non riesco ad accettare chi, invece di giustificare una scelta quantomeno discutibile (questo almeno deve concedermelo) cercando di rinforzare la sua tesi, parte all’attacco di chi ha avuto il merito di sollevare una questione quantomeno di sensibilità.
Lei è venuto ad attaccarmi attraverso corsi e ricorsi storici riguardo comportamenti da me tenuti nei confronti del nostro presidente e io mi chiedo perché? Non mi interessa stare a spiegare a lei e a quanti la pensano alla sua maniera, sempre che questo venga considerato un modo di pensare, chi e cosa ho rappresentato io per il nostro Presidente e, chiedeteglielo pure, quanto i miei modi a volte duri a volte forse anche un po’ esagerati lo abbiano cambiato facendolo diventare quello che è.
Una persona che merita rispetto e che ha tutta la mia stima e che il suo essere generoso e disponibile non deve esser scambiato per mancanza di rispetto. Io solo questo ho voluto chiedere con la cortesia che contraddistingue le persone come me e sinceramente non mi sembra di aver chiesto molto.
Cosa c’è di errato nel rispettare il grido di dolore di chi ha voluto soffocare anche quello per permettere che “The Show must go on”?
Eccoci al vero significato, lo spettacolo deve continuare, e non importa come quando e cosa alimenta lo spettacolo, l’importante è che continui.
Io non c’ero la sera del fattaccio e le assicuro che non dormo la notte pensando alla mia lontananza dal Presidente in quei tragici momenti ma quella è una mia colpa che dovrò espiare da solo, non certo con lei che di sensi di colpa, a quanto pare, non se ne intende molto.
Certo che far passare me dalla parte del “cattivo” lo trovo quanto mai inappropriato e vigliacco se penso che è in momenti come questi che dovremmo essere più coesi aiutandoci a superare la tragicità di certi momenti.
Ecco, ora posso spostare la mia attenzione verso altri siti, altri Blog, altre pagine stampate come lei mi ha consigliato lasciando campo libero a voi che avete ancora molto da ridere e scherzare…..mi raccomando divertitevi pure, ma senza di me.

LETTERA AL DIRETTORE: REPLICA DELL'AUTORE ARTICOLO

IO NON CI STO…ovvero l’ipocrisia che diventa verbo!!

Caro disaffezionato lettore, colui che scrive è il latore del resoconto di cronaca pubblicato ieri sul prestigioso Blog, curato in modo ammirevole dal Direttore che tanto del suo poco tempo libero dedica a tale opera.
Mi lasciano perplesso le parole da Lei scritte, non tanto nel contenuto, poiché ognuno è libero di esprimere i propri intimi sentimenti quando questi vengono in un qualche modo feriti;no caro mio, quello che mi scuote è che queste parole arrivano da chi, in tempi sospetti, ha spesso alimentato il fuoco delle polemiche attorno al chiacchierato presidente Baghin!
La frangia a cui Lei appartiene, in realtà non è quella di chi ha a cuore le sorti del Presidente…no, Lei è fra quelli che, dopo poco brillanti prestazioni calcistiche del Baghin, si è permesso di apostrofarlo in modo poco elegante e poco rispettoso, crocifiggendo chi in realtà in quelle gare, stava già minando il suo fisico, peraltro già provato.
Quella che ieri è stata fatta null’altro è che la nuda e cruda cronaca di un evento che per quanto tragico nei suoi risvolti finali, ha tutto il diritto di essere condivisa con chi questo Blog frequenta e che VUOLE conoscere ciò che succede attorno e dentro all’ ATLETICO.
Caro mio, è mia opinione che le sue parole, per quanto rispettabili in un regime di democrazia, siano solo il frutto dell’invidia; invidia per non aver potuto o voluto vedere e assistere in prima persona all’evento. Invidia per chi ha aiutato il Presidente a riaversi dalla paura e dallo spavento. Invidia per chi ha dovuto poggiare le proprie labbra su quelle del Baghin, ridando così fiato ai suoi polmoni. Invidia per chi, sacrificando più di mezz’ora di calcio, ha scelto di fare la doccia da solo con l’infortunato.
Sì caro mio, Lei appartiene a quel popolo di invidiosi che ha dovuto sorridere a denti stretti leggendo il resoconto dell’incidente, maledendo il giorno in cui aveva preso per quella sera altri impegni che tanto lontana l’hanno tenuta dal luogo del misfatto.
Lei vuole ora attirare su di se le attenzioni affettuose di chi, vivendo il dramma di un infortunio, ha bisogno di circondarsi di premura e amore. Lei vive nella speranza che un giorno il presidente possa ricordarsi di tanta “ammirevole” attenzione e ripagarla in qualche modo.
E poco centrano le Sue considerazioni circa l’impoverimento della società attuale che vive il tempo dell’usa e getta dei sentimenti, che predilige il fast food delle amicizie. Lei usa questi mezzucci mediatici per attirare su di se l’ammirazione di quanti, distrattamente leggendo, potrebbero apprezzare i suoi ideali.
Sappia, caro il mio disaffezionato lettore, che chi frequenta e legge tale Blog ha la mente sgombra da preconcetti e ipocrisie e avrà sicuramente saputo soppesare bene le parole spese ieri, dando al fatto il giusto risalto.
Se poi ancora queste mie non fossero parole a Lei gradite, sappia che il Guerrin Sportivo ha un’ottima pagina web da visitare e che il mondo di internet risulta pieno zeppo di siti e Blog pronti ad accogliere chi fa dell’istigazione la propria ragione di vita, vedasi “Amici di Maria DeFilippi” oppure “La Talpa” oppure “L’Isola dei Famosi”.
Qui si parla di sport, giocato e amato e non si fanno anatemi inutili.
Ringrazio il Direttore del Blog per lo spazio che vorrà concedere a questa mia replica.
Buona giornata.

LETTERA AL DIRETTORE DEL BLOG DAL MISTER

Carissimo Direttore,

mi creda quando dico che sono amareggiato, per dire poco, di come il suo Blog sia caduto così in basso, sceso ad un livello di bassa lega per dei motivi che francamente fatico tuttora a comprendere. Deve credermi anche quando Le dico che chi parla è un “fedelissimo” del suo Blog, uno che ha sempre considerato questa pagina virtuale come un raro esempio di serietà e modello di intelligenza “pura”, mai forzata, mai imposta ma sempre trasparente nella sua semplice, ma al tempo stesso inimitabile, intuitività.

Quelle pagelle caro Direttore, sfido chiunque a trovare simili eccezionalità nel povero panorama italiano odierno e sfido chiunque anche a dire che quelle pagelle, caro il mio Direttore, non siano opera di un genio che con il mondo terreno poco ha a che fare, o forse addirittura nulla tanta è la sua strabiliante forza innovativa.

Oggi però quelle immense opere sono state infangate da chi fa della stupidità il suo passatempo preferito, da chi non trova di meglio da fare che giocare con i sentimenti delle persone andando a rivangare momenti tragici che hanno colpito le coscienze di tutti…..chiaramente di coloro che una coscienza ce l’hanno.
L’autore di quello sciagurato articolo nemmeno voglio prenderlo in considerazione perché non saprei proprio da quale insulto iniziare tra i molti e svariati che mi girano in testa (Le assicuro che sono davvero tanti) e correrei il rischio di non finire mai tanta è la mia rabbia verso colui che ha dimostrato così tanta vigliaccheria nell’attaccare il nostro Presidente in un suo momento di debolezza.
Però ciò che non comprendo è il perché Lei e il suo Blog avete dato potere di parola a chi questo potere non se lo merita. No, da Lei non lo accetto e non lo capisco.
Ciò che è accaduto al nostro Presidente Baghin è un’immagine che nessun uomo vorrebbe avere impressa nella mente per la crudezza di quegli scatti e ancor peggio se accompagnati da delle parole di scherno, così leggere da risultare di una brutalità senza precedenti. Proprio a lui poi, il nostro Presidente, colui che per noi ha combattuto mille battaglie, colui che ha risolto nell’ombra mille problemi senza avere nemmeno la soddisfazione di ricevere che ne so un “bravo” o un “grazie” perché a lui di “bravo” o “grazie” non servono per continuare a lavorare seriamente.
Ma nulla, questo è nulla se confrontato alle risate grasse che possono scappare leggendo quelle vili parole vero? Tanto oramai tutto è nulla e il nulla è tutto…..devo farmene una ragione.
Non credo ci sia giustificazione per una mattanza del genere ma voglio che Lei sappia, che tutti sappiano che la sofferenza del Presidente è un po’ anche la mia………ridete pure voi!!!!

Un vostro lettore disaffezionato

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