Carissimi Compagni,

Ci piace enormemente vedervi così divertiti e divertenti, così gioiosi e così immersi in una gaiezza tale da rendervi ancora più piacevoli sotto l’aspetto fisico-emozionale.

Questo è il quinto Natale che passiamo insieme: puntuali e presenti tutti o quasi come orologi svizzeri.

Ed è per noi una grandissima soddisfazione vedervi tutti qui riuniti attorno a questo tavolo; significa che l’Atletico 76 è molto più di una squadra di calcio, è molto più di un accozzaglia di giocatori che lottano per non retrocedere, è molto più di una difesa colabrodo che imbarca acqua ovunque, è molto più di un attacco talmente sterile da ……… : l’Atletico è molto più. Siete voi, siamo noi.

Si potrebbe continuare sulla falsa riga dei buoni sentimenti e del “volemose bene” che tanto si concilia con questa atmosfera natalizia, ma il nostro intento è un altro. Si, perché noi abbiamo avuto l’onore e l’onere di conoscere anche l’altra faccia della vostra medaglia, quella faccia che ha mostrato le vostre debolezze, le vostre inquietudini, le vostre silenziose grida di aiuto che solo noi in certi momenti abbiamo saputo ascoltare.

Non pecchiamo certo se ci riteniamo delle valide guide, dei Caronte moderni, che hanno saputo traghettarvi da una sponda all’altra del fiume impetuoso che alle volte ha attraversato la vostra vita.

E allora perché nascondere tutto questo facendo finta che dietro al sorriso di ognuno di voi ci sia solo tanta felicità?

E’ da qui che intendiamo ripartire come buoni propositi per il nuovo anno, dalle vostre mancanze o perdite o lacune che avete avuto il coraggio di mostrarci perché siete prima di tutto uomini.

Ripartiamo da qui per buttarcele alle spalle, per far vedere che stiamo andando avanti, che non ci siamo fermati e che non intendiamo farlo, che l’orizzonte ora è più visibile, sempre distante ma più visibile.

Abbiate il coraggio di passare oltre ma non dimenticate quello che siete stati e soprattutto quello che non siete stati in grado di essere ma per questo ci siamo noi a ricordarvelo.

Vogliamo ricordare:

a te IKO che un sorriso in più ogni tanto non scalfisce lo smalto dei tuoi denti;

a te SPINA che non occorreva simulare un infortunio solo perché con l’avanzare dell’inverno e della nebbia non ti fidavi più di guidare la sera;

a te NICO che il riscaldamento è come i preliminari nel sesso: più ne fai e più grande è la prestazione dopo;

a te CIUTO che il riscaldamento è si come i preliminari, ma se esageri arrivi spompato ancora prima di iniziare;

a te BIONDO che avresti potuto diventare qualcuno come qualcuno potrebbe diventare te se non ti fai vedere ogni tanto;

a te FRANCO che se vuoi per te un posto dietro la scrivania c’è sempre;

a te BERTO che pavoneggiarti continuamente per presunte doti certo non servirà a farti sentire un portiere migliore;

a te RICKY che non potrai mai permetterti di guardare nessuno dall’alto al basso, mettitelo in testa zuccone;

a te MANZO che la vita continua fuori dal campo, c’è un mondo là fuori…corri Forrest corri Forrest.

Si comincia a mormorare che forse questo sarà il nostro ultimo anno insieme: le famiglie si allargano, i giocatori invecchiano, le ginocchia cedono, il fiato comincia a mancare.

Ma quello che non dovrà mai mancare è lo spirito, la voglia di stare insieme e di lottare tutti insieme; la voglia di credere in qualcosa che va oltre un piccolo pallone e un rettangolo di gioco.

Tutto questo non dovrà mai venire meno …… quindi tusi ..… fora i cosidetti e affrontiamo il girone di ritorno come si deve!!

Tantissimi auguri di tutto cuore

La Società

Baghin Simone

Sinicato Tommaso


CAMPIONATO: RECUPERO 3^ GIORNATA

01/12/09 FUTSAL ASIAGO – ATLETICO 76 11-9 (Manzella 4, Sinicato 3, Brunelli 2)

Trasferta proibitiva sulla carta per la compagine vicentina che si trova a dover affrontare i lupi asiaghesi nella loro tana dove difficilmente le squadre riescono a non farsi sbranare. Per questa trasferta l’Atletico sceglie di mantenere un basso profilo presentandosi all’appuntamento con la panchina corta (un unico elemento) nella quale torna a sedere come accompagnatore ufficiale il caro vecchio Presidente che si stringe attorno ai ragazzi emanando tutto il suo calore fatto di tanti, immensi, infiniti, ininterrotti e roboanti “arieggiamenti” .

La partita è rapida e intensa e nonostante i nostri sembrano ad un certo punto crollare sotto i colpi incessanti dell’asiago, riescono ad acciuffare per i capelli il match portandosi ad un passo dall’impresa (da 9-3 a 10-9!!). E’ per questo che ai ragazzi atletichini non può che esser fatto un grande applauso per l’impegno profuso e per il gioco che finalmente sembra essere tornato alla luce con la speranza che ciò non sia solo un fuoco di paglia.

ZERBATO: pedina insostituibile nello scacchiere dell’atletico, il mister decide di non privarsi del suo gioiellino nemmeno per la trasferta montana. Inizialmente sente troppo il cambio di altitudine presentandosi spaesato in campo e a gambe larghe tanto che viene più volte penetrato da tunnel a ripetizione che lo portano ad esclamare contro sé stesso “Sara chee gambe rojon che non sò altro”. In campo è fisicamente poco stabile forse per colpa della sciolina che il più delle volte lo fa beatamente pattinare lungo la fascia, ma anche in questo dimostra stile da vendere. Pregevole poi la rimessa laterale finale che per colpa dell’ansia che lo assale gli fa sfoderare un puntalone d’altri tempi con palla che il cielo ancora fatica a restituire. VOTO: 7………SCIOLINATO

BRUNELLI: E’ forse il meno convinto di questa trasferta tanto che prova fino all’ultimo a farla saltare inventandosi finte burrascose nevicate sull’altopiano e addirittura spargendo voce tra i suoi compagni, e sperando così in una diserzione completa, che l’apocalittico 2012 professato dai Maya in realtà si sarebbe presentato in quel di Asiago con due anni di anticipo. Come se non bastasse si presenta con un ritardo ingiustificato all’appuntamento e per questo il mister lo punisce con la panchina iniziale. Rimbrottato a dovere dai vertici societari, si decide per il suo inserimento in campo che, a dirla tutta, non è che prometta un gran bene: in pratica niente altro che una folta chioma fluttuante in campo. Fortunatamente poi si riprende e allora si che si vede calcio: incursioni, invenzioni, quantità e qualità. Regala forti emozioni con due prodezze balistiche che non fanno altro che aumentare la corte già spietata dell’asiago desideroso già dalla stagione scorsa di portarlo tra le loro fila anche se pare appurato che le doti fisiche minime per essere un giocatore dell’asiago già lo taglino fuori come conferma lo stesso presidente: “Caro toso, te sarissi forte ti, anca se te te butti un pocatin massa…ma va ben assemo stare…..dime dime, quanto sito alto?....mmmhh, sarai pochetin….scolta scolta, e lora femo cossì ……visto che cresssere non te me cressi più iusto? Bisogna almanco che te me butti su un po’ de pansa, un diese-venti chili……dai bon va magnare desso…..dai cheo trovemo l’accordo”. VOTO: 7…………………CORTEGGIATISSIMO

GATTO: fiducia assoluta in questo giocatore al quale viene regalata la fascia di capitano come premio per costanza, abnegazione, affidabilità, volontà, simpatia, allegria, sincerità, dedizione, altruismo, disponibilità, freschezza, imperturbabilità, mascolinità e molto altro ancora. Nonostante si presenti alla trasferta con tanto di mascellone gonfio e nonostante lo stesso mascellone venga colpito dal Bertaccone nostro con una pallonata, che ben poco sa di fortuita, che la partita è manco iniziata (ingresso in campo con arbitro e avversari…ma se poe?), Franco smette la tuta da uomo di città per vestire quella di felino selvaggio di montagna. Aggrovigliato inizialmente, anche lui col passare dei minuti guadagna fiducia in se stesso portandosi con ottimi movimenti in zona goal mancando però l’appuntamento. Affidabile pure in zona difensiva limitando al minimo le amnesie che finora l’avevano contraddistinto. Orgogliosissimo se ne va dalla palestra pavoneggiandosi in maniera smisurata con tutti gli astanti di essere lui il Capitano.

VOTO: 7……IMPETTITO

BERTACCO: E’ sorpresa quando il mister decide di convocare lui al posto dell’emergente Carta affidandosi alla sua esperienza nelle competizioni internazionali che gli ha fatto valere il nome di “Bello di Notte”. Berto, eccitatissimo, lascia il caldo Sofà che da mesi coccolava le sue morbidose fattezze per misurarsi con quella che per lui era la classica “Mission Impossible”: la trasferta ad Asiago! Sonnolento e lamentoso viene pure sbeffeggiato da tutti i compagni che lo irridono per la malasorte che lo ha portato per una sera fuori da un mondo fatto di sesso, panini e videotape. Ma lui reagisce alla grande facendo capire che non è l’ultimo arrivato e combattendo contro la sua stessa indole che lo spingeva a rilassarsi nella mediocrità. In campo un dubbioso dilemma lo affliggeva: “Reagire e parare o fregarsene e sonnecchiare?”. Beh, giusto il tempo di un paio di penniche veloci veloci ed ecco che il Bertone nazionale rispolvera la verve di un paio di lustri fa gettandosi da palo a palo con eroico coraggio meritandosi gli applausi dei compagni ma soprattutto i sette panini, tre tranci di pizza, due vassoi di salame e un quarto di formaggio dolce di fine match.

VOTO: 7……..RISORTO

MANZELLA: mi fa quasi paura a dirlo che il migliore in campo sia lui, paura che sia tutto un sogno e che presto possa ritornare nell’incubo delle prestazioni precedenti. Ma siccome siamo ottimisti, vogliamo crederci e lo affermiamo senza paura: Manzella – migliore in campo!!!! Che sia una serata in cui c’è da soffrire quello si sapeva ma che questa sofferenza fosse stata in gran parte assorbita da questo ragazzo tanto criticato non lo sperava nessuno. Si è proprio caricato in spalla la squadra portandola verso una quasi-vittoria o quasi-pareggio….insomma verso una partita decente ecco! Gioca spalle alla porta ma è bravissimo nel proteggere palla e far salire la squadra ma lo è ancor di più quando infila per ben quattro volte il portiere avversario con azioni da vero ariete scardina difese. Riesce ad animare anche il “terzo tempo” esibendosi in una appassionante sfida a trivial pursuit multimediale (cade rovinosamente sotto i colpi della cultura!!!) ma soprattutto si esalta quando dona con estrema generosità una bella bottiglia di Franciacorta per festeggiare il quasi pareggio. VOTO: 8……….VITA OLTRE LA MORTE

BAGHIN: ancora una volta il Presidente non riesce a resistere al fascino dicembrino di Asiago e decide di aggregarsi alla squadra per la dura trasferta. Le chiavi della panchina gli sono affidate e con loro anche l’arduo compito di gestire i cambi (uno solo!!!) che se lo uniamo al gravoso compito di tenere il tempo della partita si può ben capire in quale stato confusionale sia entrato il Baghin. Riesce comunque a mantenere una dignitosa immagine per l’arco di tutta la partita ma allo scoccare del 90° ecco scaricare tutta la tensione con vagiti, ululati e arieggiamenti vari che con violenza estrema spettinano chiunque gli stia al suo fianco. Per questo tende ad essere pian piano isolato dal gruppo che una volta liberatosene gioisce beatamente contro chi è riuscito a “inquinare” anche l’aria pulita montana. VOTO: 2…………BIO-ATTENTATORE

CAMPIONATO: 6^ GIORNATA

26.11.09 ATLETICO 76 - EDIL JOSIC 3 – 9 (Pagaiani C., Brunelli R., Miele S.)

Per dovere di cronaca siamo qui a riprendere in mano gli incartamenti riguardanti l’ennesima disfatta che ha visto protagonisti i seppur meritevoli ragazzi dell’Atletico 76 che ancora una volta sono caduti sotto i colpi della corazzata di etnia slava.

Inizialmente squadre corte e ben disposte in campo ma dopo i primi minuti di gioco ecco che il copione cambia per restare lo stesso tutto il match: Edil Josic sul velluto e Atletico sugli scudi. I ragazzi di mister Silicato provano ad imbastire qualche ripartenza efficace senza però mai essere pungenti a dovere e altro non possono fare che tentare di arginare come possono l’ondata di goal che dall’orizzonte si avvicinano.

Serve descrivere oltre la mattanza che in quella sera buia e tempestosa si è consumata?

Serve davvero a qualcosa infierire su un gruppo di “ragazzacci” divenuti “ragazzetti” di fronte allo straniero che avanza?

Serve davvero esaminare il bene ed il male di un match troppo impari per essere analizzato?

Potremmo dire mille cose ma lo stesso ne ometteremo altrettante perché la carne al fuoco qui è molta e anche gustosissima…..i giornali litigano sui motivi del tracollo atletichino lanciando soluzioni varie.

C’è chi ipotizza che sia la fine di un ciclo e chi si chiede quando mai questo ciclo è iniziato…

C’è chi ipotizza che lo spogliatoio non sia più coeso ma i “trenini” all’interno di esso con Berto Capostazione testimoniano il contrario….

C’è chi ventila l’ipotesi che il possibile cambio della guardia presidenziale abbia destabilizzato l’ambiente ma le importanti scene di giubilo verificatesi al giungere di questa notizia smentiscono categoricamente…

Alla fin fine nessuno riesce a capacitarsi se i vari Manzella Brunelli invece di apportare qualità giocano a “darsea-torsea” in mezzo al campo, se quello che un tempo era un gioiellino ora è solo un zirconaccio da robivecchi, se i nuovi acquisti sembrano essere stati presi con la formula del 2x1 con in regalo il terzo. Proprio così, nessuno riesce a spiegarsi cosa ci sia dietro alla Catastrofe Atletico, forse una Macumba di cui ultimo in ordine di tempo ne è stato vittima anche il nostro giovane portiere, del quale ora vi racconterò la tragica storia.


LA MORTE DEL CIGNO

Era una gelida sera d’inverno quando la tragedia ha avuto il suo atto iniziale. Com’era solito i ragazzi solevano trovarsi in un campetto poco distante dalla città per affrontare i rappresentanti dei vari villaggi limitrofi in un competitivo torneo di palla fiorentina.

Quella sera pareva che nulla fosse diverso dal solito nemmeno per lui, Emilio Papiro, un gentile guascone che amava dilettarsi nel ruolo di portiere e amava altresì incoraggiare con sostenuta animosità i compagni nell’organizzazione del gioco di questa palla fiorentina da lui più amichevolmente definita “Maremma di una Palla Maiala Fiorentina” per gli enormi stenti che suddetto gioco gli procurava.

Di lì a poco successe l’irreparabile. Fu nel mentre che Emilio Papiro corse verso la palla che innocua rotolava in tutta la sua pesantezza di cuoio borchiato che un sordido grido scosse la tranquillità del villaggio Marolese, sede della partita. “Aiiiiiaaaaiiiiaaaaiiiiiaaaiiii” riecheggiò e subito il radunarsi dei compagni attorno a lui che si chiedevano quale cosa fosse mai capitata al solerte guascone.

“E che tu hai Emilio? Sii forse adirato per alcuno motivo a noi misterioso per urlare in codesto modo funesto?” gli si chiese.

“E gridai in questo modo funesto perché sentii un forte dolore alla gamba improvviso….Chi di voi ha osato colpirmi a tradimento mentre io non scorgevo? Chi di voi ha puntato il suo arco e la sua freccia contro la mia povera gamba?” .

Nessuno osava rispondere a simili accuse e nel contempo nessuno si prodigava nell’aiutare il povero guascone per paura di reazioni improvvise. Fino a che arrivò a cavallo il Supremo Giudice della Palla Fiorentina, Conte Mariano Nella Pertica, che con decisa voce affermò:

“Nessuno è complice di questa sciagura, nessuno può venire additato per un reato che non è stato commesso…..questo è il verdetto Papiro; la sorte è l’unica colpevole del tuo infausto destino. Lasci lo spazio a chi ha voglia di giocare e se ne vada a soffrire dove le mie orecchie non possono udire e dove i miei occhi non possono vedere tanta vergogna di un uomo non capace di soffrire in silenzio. Da oggi in poi il posto dello guascone Papiro verrà preso dal Paggio Bertone Codone” sentenziò.

Fu a quel punto che si sollevò un’unanime coro di disapprovazione, un “No Bertone no…..Nooooo Codone noooooo”.

Emilio Papiro sconfortato da cotanta disperazione decise allora di togliersi la vita andando a morire nel fondo del laghetto antistante e lasciando un’unica frase a ricordarlo: “La mia vita a voi ho dedicato, e per voler essere ricordato, vi esorto affinché il Presidente al più presto mi sia mandato”.

EMILIO PAPIRO: voto 7………………DEPAUPERATO

CAMPIONATO: 5^ GIORNATA

No go fià - Atletico 76 (5-4) By Franco


Altra amara delusione per i ragazzi terribili di Mister Silicato, battuti sul filo di lana da una abbordabile compagine a pari punti in classifica. La situazione si fa complicata per il proseguio del campionato; le prime allungano il passo e c’è il rischio di perdere terreno nei confronti delle dirette concorrenti per i play off, obbiettivo minimo degli atletichini.

Con una formazione inusuale e striminzita in quantità, senza il libero di ruolo e con il forfait dell’ultima ora del sostituto, l’Atletico schiera tra i pali Bertacco, chiamato a ripetere la brillante prestazione in allenamento della scorsa settimana; attesa parzialmente disattesa che conferma la tradizione “in allenamento Bertacco Leone e in partita Bertacco pisellone…”

Cronaca. Partenza con il freno a mano tirato, ganasce alle ruote, strada in salita e bagagliaio pieno di ghiaia per l’Atletico che non trova il dinamismo necessario; pendolino Zerbato, al quale il mister consegna le chiavi della difesa con un portachiavi di…ghisa, parte contratto nella posizione a lui poco congeniale. I primi minuti scorrono nella difficoltosa ricerca dell’assetto e quando questo sembra essere raggiunto, PEMMMM…gli avversari passano in vantaggio. La forza dell’Atletico sta però nel trovare un pronto pareggio sfruttando le decisa superiorità tecnica nel possesso palla.

In panca scalpita il nuovo acquisto Bonni che il presidentissimo Baghin schiera negli ultimi 8 minuti per far rifiatare Gatto quando gli avversari sono avanti di un gol.

Si va sul riposo sotto di un punto, a corto di fiato e con la mente poco lucida.

Alla ripresa del match l’Atletico si presenta compatto in campo, voglioso di rivalsa e affamato di successo, ma è a questo punto che un iroso Secco aiuta l’arbitro a rendere ancora più incandescente l’atmosfera; scivolata difensiva di un avversario che per poco non prende in pieno il Bell Cristian che con modi pacati, tipici dei Lord inglesi più educati, spara in faccia al malcapitato un “DOMAN MATTINA GO DA N’DARE A LAORARE MIIIIII!!!!!”. La partita si trascina verso la fine quando l’Atletico, dopo una insistita azione, trova la rete del pareggio. Bomber Faccin decide che è ora di giocare un po’ a calcio e prende per mano la squadra cogliendo due clamorose traverse…

La beffa finale arriva da un calcio di punizione, regalato agli avversari da un arbitro di cui parleremo in separata sede. Berto decide che un uomo in barriera basta, l’avversario calcia e il pallone, spernacchiando in faccia al Bertone nazionale, si insacca, regalando così la vittoria ai No go fià!

Capitolo arbitro: il sardo U’FISCHIONE non è in grado di gestire una partita in A1 e questo va detto e fatto capire agli organizzatori; basti solo dire che, per riprendere il presidente Baghin che starnazza la sua rabbia in panchina, attraversa il campo durante una azione di gioco senza aver avuto l’intelligenza di fermarla prima; come fai a vedere in questo modo eventuali falli o scorrettezze?? Capitolo falli; se quest’anno il regolamento applicato è quello FICG per il calcio a 11 allora è bene comunicarlo a tutti e non ai soli pochi fortuanti che già lo seguono; il contatto non è vietato o comunque non deve essere ridotto al minimo? Entrate pesanti, spinte e contrasti rudi sono stati il leit motiv della partita che in totale ha contato 18 falli complessivi nei due tempi! Insomma, non ci siamo con l’arbitro e si badi bene, non è una giustificazione per la sconfitta che comunque arriva meritata, ma il naturale sfogo quando si vedono direttori di gara così palesemente incapaci.

A nulla servono le invettive lanciate al diretto interessato che di certo non ti dirà che hai ragione, serve una azione societaria che sensibilizzi il CSAIN a non far arbitrare in A1 persone poco preparate e poco carismatiche!


BERTO: che dire, ha fatto discretamente bene, ma non si può nascondere che almeno un paio di perette si potevano evitare. In partite così tirate ed equilibrate basta un niente per soccombere…ecco, il niente di ieri sera aveva 20 cm di coda! Battezza a volte con troppa sicumera i tiri avversari, facendo venire un attacco di angina al povero Stoiko.

Voto 5: ......ARCIVESCOVO


IKO: lo sappiamo, il gioiello investito di responsabilità, paga emotivamente. Nei primi minuti è contratto e impreciso, permettendo agli avverari di pungere più del dovuto. Recupera in sicurezza, ma non è mai propositivo come al solito. Invoca il time out come un pellegrino invocherebbe l’acqua dopo giorni di cammino, ma il presidente, subdolo e diabolico non lo accontenta; “ te volevi xugare…xuga!!!”Siamo ancora lontani dal gioiello dei tempi migliori.

Voto 5:......SVALUTATION


SECCO: insolitamente iroso e nervoso, Cristian non riesce a dare sicurezza al reparto difensivo, cosa che ci si aspettava vista la sua pluriennale esperienza; si preoccupa troppo di riprendere i compagni e diventa impreciso. Le sue sortite offensive creano buone occasioni da goal, ma la particolare situazione della serata non gli permette di dare fondo alle sue doti. Si scontra verbalmente con gli avversari e questo lo rende poco lucido…che gli manchi la presenza di suo figlio Manuel a bordo campo??

Voto 5:........CHI L’HA VISTO??


NICO: il bomber è chiamato ad una pronta ripresa dopo le recenti opache prestazioni, ma soprattutto è atteso dalla immancabile cavalcatina post-partita. Parte bene, si sacrifica in attacco e anche in difesa, ma come tutti, non tiene i 50 minuti di gioco. Ha il merito di segnare un paio di pregevoli reti che tengono a galla la squadra e di colpire due traverse; se avesse iniziato un po’ prima a giocare da par suo, magari oggi commenteremmo una vittoria. Stucchevole come sempre il teatrino delle scarpe slacciate, ma comprate da Fontana Sport!

Voto 5:.......PRIMIGI PRIMI PASSI


BONNI: si ritaglia qualche minuto nel primo tempo e un miutaggio ben più ampio nel secondo tempo. Da subito un buon dinamismo alla squadra, da una sua giocata nasce un goal e altre pregevoli azioni offensive…Certo, se qualche volta tornasse anche in difesa a coprire, ne saremmo tutti contenti! Ma il ragazzo è giovane, si deve ancora fare e deve ancora entrare nei complicati schemi dell’Atletico…palla lunga a Redo che segna (??!!) No, quest’anno Redo non c’è…nuovi schemi urgono!

Voto 5:............. TORNA A CASA LESSIE


GATTO: per onestà intellettuale giudico la mia prestazione, a cui ha già peraltro contribuito la mia coscienza, in questo periodo palesemente di sinistra….

Spompato, impreciso e disordinato, se in più ci mettiamo che rimedio una ammonizione a due minuti dalla fine per non aver rispettato la distanza su un fallo laterale e che per tale fallo viene concesso un calcio di punizione che poi si trasforma nel goal vittoria degli avversari, beh allora lasciate che MI dica, in modo solenne e perentorio…SEI PROPRIO UN COGLIONE!!!

Ecco, go fatto tuto mi!!

Voto 4:...........FACT TOTUM


Pagellina anche per il presidentissimo BAGHIN, ieri sera in veste di allenatore in seconda, ma anche no!

STOIKO: tiratina d’orecchi per il presidente, non in grado di infondere nei suoi tusi lo spirito giusto per l’incontro. Distratto e svogliato, si riprende dal torpore autunnale solo per andare ad inveire inutilmente contro PIDDU’ U’FISCHIETTU’ quando invece avrebbe dovuto provvedere a chiamare i time out e a procurare, come abitualmente fa mister SILICATO, i beveroni ( chiedere a IKO che ancora oggi vaga per Marola in cerca di acqua ). Sembra preoccupato per qualche strano e misterioso motivo, continua a ricevere chiamate da un certo PIERO, sembra che abbia fatto sparire il suo pc portatile, insomma una situazione torbida, direi in TRANS….FORMAZIONE!!!

Voto 5: ..........TRANS…FORMER!!

CAMPIONATO: 4^ GIORNATA

12/11/09 ATLETICO 76 - AVM ELETTRONICA 3 – 7 (Brunelli, Bonomo, Sinicato)

Altra dura batosta per i ragazzi vicentini che si presentano in campo ancora una volta senza quella necessaria voglia di soffrire e che, nonostante un primo tempo equilibrato caratterizzato dalle solite limpide occasioni da goal sciupate, alla fine hanno dovuto soccombere malamente sotto i colpi degli avversari.

Alla luce attuale ci pare impensabile che l’Atletico possa ripercorrere la cavalcata dello scorso anno, a meno che il mister non riesca a dare una sterzata nella mentalità dei suoi ragazzi, mentre farebbe meglio a cominciare a guardare con occhi più interessati il fondo della classifica e la lotta per la salvezza che deve rimanere il primo vero obiettivo della squadra.Momento negativo o destino segnato? Ai posteri l’ardua sentenza, certo è che con lo spirito visto ieri è bene pensare che molte soddisfazioni l’Atletico non se le toglierà…..

CARTA: Riesce come può ad arginare glia attacchi avversari che a un certo punto del match si fanno insistenti, prolungati e irrefrenabili complice una disposizione difensiva molto lacunosa. Si prodiga in parate e consigli fino al totale crollo anche psicologico accompagnato da frasi del tipo “ma andate a cagare” , “arbitro, fischia la fine va la che ‘ndemo casa”. Crollo che si manifesta in maniera evidente dopo che viene sbeffeggiato da un pallonetto avversario al quale risponde dimenandosi e infuriandosi con veemenza questa volta con chiare bestemmie dirette non si sa bene a chi e non si sa bene perché. Pregevole la sua iniziativa tattica a match in corso di prendere letteralmente Iko per le “strasse” e accompagnarlo nella posizione giusta in campo dopo che i suoi inviti verbali erano caduti nel vuoto, il classico esempio di “meno pugnette, più fatti”. A parte tutto è forse l’unico che ha la mentalità giusta e la poca predisposizione a farsi umiliare.

VOTO: 7…………………….. ESEMPIO

NICO: riotornato il caso Faccin? Dove è finito lo splendido giocatore di inizio anno? Si muove senza cuore ne anima senza mai trovare la giusta posizione in campo. Mai pericoloso in zona goal ed impreciso negli appoggi ai compagni. Certo dalla sua esperienza ci si aspetta molto di più ma a questo punto bisogna cercare le vere cause di questo malessere. Molti, e probabilmente con ragione, pensano che ciò sia dovuto al rapporto incrinato con Franco e fintanto che i due non troveranno la sintonia degli anni passati sarà difficile recuperare un ragazzo che attualmente vegeta solo nell’attesa che ciò accada per trasformarsi di nuovo in un qualcosa di un po’ più degno.

VOTO: 4………………CRISALIDE

BONNI: esordio amaro per il neo acquisto atletichino che nonostante il goal non riesce ad incidere in maniera significativa nel match. Poco reattivo e poco preparato ai ritmi del calcetto attuale, il giocatore corre come un dannato per tutto il primo tempo senza mai però farlo in maniera corretta. La sua generosità podistica si trasforma ben presto in un’insufficienza respiratoria con interessamento del miocardio e per questo viene richiamato in panchina. Nel secondo è ancora più spaesato e la mancanza di ossigeno lo porta a combattere da solo a testa bassa contro una difesa ben piazzata che non riesce mai ad impensierire.

VOTO: 4……………….NOVELLINO

IKO: caricato d’importanza per l’investitura di capitano, il gioiellino non ripaga la fiducia presidenziale proponendosi in maniera non troppo convinta in campo. Si danna l’anima come al solito e come al solito mantiene con efficacia la posizione in maniera ordinata ma ha la colpa anche lui di non crederci troppo e di mollare troppo presto la presa in una partita che si poteva e si doveva riagguantare. A fine gara dichiara “il peso della fascetta è troppo per la mia giovane età”. Il presidente deluso ribatte: “Come ti ho creato, ti distruggo…..girati” e la punizione per la prova poco convincente ebbe luogo….

VOTO: 5………………..SPOLPATO

RICKY: ci si aspettava una riconferma dal talentino formato mignon e invece le troppe pressioni non hanno fatto altro che bloccarne la definitiva consacrazione. Inizia il primo tempo con buoni propositi e infatti si pensa che da lì a poco il capelluto giocatore comincerà a mettere la firma sulla vittoria atletichina e invece un paio di occasioni sciupate e un paio di ripiegamenti difensivi mancati lo portano tristemente nell’oblio di una prova opaca. Nel secondo tempo si trascina in campo senza arte ne parte anche se è chiaro che pur nella sua precarietà rimane l’unico che può essere in grado di inventarsi qualcosa. Tra una registrata al look, una sistematina ai capelli e un’occhiata fugace all’eventuale presenza di “selvaggina femminile” a bordo campo decide anche ogni tanto di giocare. A questo punto ci si chiede: Patrimonio artistico da restaurare o bella contraffazione da eliminare? Saranno le prossime gare a dirci chi è Brunelli Riccardo e se sotto quella folta chioma si nasconde ancora la voglia di stupire del passato. Certo è che anche ieri sera vince per eleganza, bella presenza e sorriso accattivante.

VOTO: 5……………………….ICONA GAY

STEFANO: anche per lui esordio senza incidere e la pesante eredità di quel numero 10 forse si fa sentire bloccandolo in ogni sua iniziativa. E’ comunque presente in campo proponendosi anche in zona offensiva con alcune interessanti conclusioni. Ma è un fuoco di paglia perché anche lui nel secondo tempo si eclissa totalmente cominciando a sbagliare passaggi e appoggi. A fine partita dichiara: “Ero contratto, d’altra parte giocare con un talismano porta sfiga del genere (maglia n°10) non è mica facile…..io ho provato a non pensarci ma sentivo di dovermi toccare le palle ogni due minuti per contrastare l’energia negativa di questa maglia”. Chissà che dalla prossima volta ci siano meno “palle” toccate e più palloni giocati….

VOTO: 4,5……………………TIMORATO

TOMMY: Sull’onda di un’aspra polemica con Manzella, reo di grave insubordinazione per aver organizzato di propria iniziativa le convocazioni, arriva a Marola carico come una molla. Tatticamente perfetto dirige con maestria la difesa e si propone spesso in avanti con convinzione. Ha il merito di procurarsi una netta occasione a tu per tu col portiere, il quale pendolo alla mano e al grido di “tira solo quando te lo diròò iiiooooo” in stile Giucas Casella ipnotizza il nostro che cade in un profondo sonno e si fa soffiare il pallone. Inscena poi un siparietto con il pessimo arbitro colpevole (oltre al fatto stesso di arbitrare..) di non aver fischiato una serie di falli clamorosi: “Ricky non protestare e stai calmo”…2 minuti dopo…”Arbitroooo Iooo Canneeeee!!” Nella ripresa è l’unico che si danna l’anima per riportare in rotta la nave,segnando un bel gol e dando l’esempio per mentalità e cattiveria agonistica che, ahimè, non viene seguito dal resto della ciurma.

VOTO: 7…………………………PREDICATORE (NEL DESERTO)

OBBLIGATO RICORDO…..VOTO: 10…… a chi non è scesa una lacrimuccia quando ha visto quel n° 10 scendere in campo? Chi non pensato per un attimo a quante soddisfazioni quel n° 10 ha dato in passato? E chi non si è indignato perché quella maglia non è stato ritirata in segno di rispetto e sentito ringraziamento verso chi non è più tra noi (calcisticamente parlando……)? Le emozioni a inizio gara sono tante, la commozione ha raggiunto livelli raguardevoli quando Iko, capitano dell’atletico, ha posato quella corona di crisantemi a bordo campo dove soleva restare durante le partite il nostro ex n° 10 e quando una fila interminabile di bambini vestiti di bianco ognuno con una candela in mano ha fatto il giro di campo, nessuno ha potuto esentarsi dal partecipare ad un lungo e sentito applauso interrotto solo dalla voce strozzata di chi ha voluto partecipare con una frase al cordoglio unanime:

Carta: “il momento più bello era quando decideva di non scendere in campo….”

Tommy: “Lui dava fiducia a tutta la squadra perché nessuno si sentiva inferiore a lui…”

Ivi: “Era un ragazzo fortunato….”

Franco: “Forse si poteva fare qualcosa di più per lui, intervenire prima…..ma…..anche no”

Manzo: “Bisognerebbe comunque mantenere la tradizione delle cene…..”

Nico: “E Desso i schei a chi ghe i demo?”

Iko: “…..(silenzio)…..(silenzio)…..(silenzio)” (non commenta)

CAMPIONATO: 2^ GIORNATA

02/11/09 ATLETICO 76 – CONCHIGLIA D’ORO 3 – 6 (Sinicato 3)


Nella fredda e tempestosa serata del 2 novembre, l’Atletico da buona squadra legata ai dettami della Chiesa qual è, fa una degna rappresentazione della giornata di commemorazione dei defunti presentandosi in campo letteralmente con una “squadra di morti”.

Il primo tempo vede una squadra ordinata e ben disposta che si difende con efficacia per ripartire in maniera pungente e con azioni corali che portano solo però a dei grossolani errori sottoporta. Così da un primo tempo che poteva finire tranquillamente 4 a 0 si passa ad un inizio di secondo tempo che vede un’involuzione generale nell’atletico portandolo a subire un 1-2-3 repentino degli ospiti. Da qui in poi, sebbene il recupero che porta l’atletico sul 3 a 3 prende il sopravvento il caos generale, l’atletico diventa una “torre di babele” dove ognuno “combatte” da solo contro un nemico che nemmeno più riconosce, dove in campo ci sono più “spettatori” che giocatori. Degna conclusione? Due, e dico due, potenziali tiri liberi buttati nel cesso con tanto di tirata di sciacquone….si perché a noi i tiri liberi non servono!!!!

BERTO: dopo l’ultima prova sconcertante in allenamento aveva tutti gli occhi puntati addosso. C’era chi meditava la sua eliminazione fisica, chi premeva per simulare un finto incidente stradale che non gli permettesse di arrivare in loco e chi addirittura aveva ventilato l’ipotesi di un sequestro di persona prendendo contatti con l’anonima sarda però fuori mercato per le semivuote tasche presidenziali. Sta di fatto che è sceso in campo confermando la sua personalissima regola di essere un portiere degno di tale nome una volta ogni 15 giorni. Si esalta in plastiche torsioni, tecnici tuffi e uscite kamikaze efficaci anche se non sempre corporalmente fluide, diciamo un po’ gattonate tanto per intenderci……..in mezzo a cotanta maestria però non si può non notare ciò che rimane (e forse rimarrà nei secoli e nei secoli) il suo vero tallone d’achille: i rinvii, di piede o di mano indifferentemente.

VOTO: 6………………RAGGIANTE

PIGA: non è ancora chiaro se la new entry riuscirà a porre delle pezze nella difesa atletichina ma ciò che è lampante è che sicuramente sarà in grado di fare gli avversari pezzati se ce ne fosse bisogno. Nonostante la sconfitta comunque il suo esordio è sicuramente positivo per il necessario contributo che da alla fase difensiva e per l’impegno costante che mette in campo e sebbene la dislocazione geografica del Palalago non gli risulta ancora molto chiara (pare che abbia girato un’ora per tutto l’hinterland prima di trovare il campo di gioco arrivando anche a toccare località quali Sarmeola, Rubano, Grantorto, Grantortin fino a lambire la terra di Veggiano) è certo che questo uomo sarà di sicuro protagonista delle intense notti “marolesi”…..nel bene o nel male.

VOTO: 6………………………..BATTEZZATO

IKO: la sua diligenza tattica è oramai storia arcinota e le sue poche sfuriate offensive lo sono altrettanto e come da progetto ciò si è verificato anche ieri sera. Ottima spalla difensiva per il suo mister, nonché leader, nonché esempio, nonché obiettivo (…e si potrebbe continuare per ore ed ore), riesce anche a pungere in zona offensiva senza però avere la convinzione e la cattiveria giusta per cazzarla dentro quella stracazzo di palla…ecchecazzo!!!!! E’ bravo anche nel contenere i folletti-gemellini avversari che corrono come schegge impazzite rimbalzando indiavolati da un lato all’altro del campo mentre egli, tra una rincorsa e l’altra, mastica amaro vedendo tanta beata gioventù che lasciò il suo corpo un giorno di tanti anni fa. Un giorno era il Gioiellino di Bari Vecchia ora è solo……

VOTO: 6………..UN VECCHIO GIOIELLINO DI BARI

FRANCO: gioca da far suo con la solita attenzione tattica ai movimenti ma anche la sua proverbiale Ordinata indole viene spazzata via dal marasma generale nel quale il Gatto si trova suo malgrado inserito. Vive sull’onda dell’emozione quando nell’unica sortita offensiva si libera con scatto felino (Embè…) facendo una finta di corpo alla “Come on let’s Twist Again” che lascia basito avversario compagni e pubblico per poi vanificare tutto con una ciabattata che si spegne a fondo campo dopo un paio di minuti di lenti rotolamenti della palla. Forse messo troppo presto alla gogna dal suo mister reo di non avergli dato il minutaggio necessario per esprimersi al meglio (…e me ne pento e me ne dolgo!!!!!), il Gatto accetta tale decisione con pacatezza esprimendo con franchezza (Embè…) il suo “Miao” di disappunto.

VOTO: 5………….PRESUNTO INNOCENTE

CHRISTIAN: parte tutto bello e pimpante che sembra un furetto appena liberato dalle torture di sadici bracconieri e macina km sulla fascia sinistra saltando avversari come birilli per poi però perdersi sul più bello, Slalomizza alla Alberto Tomba senza però mai giungere al traguardo. Per un po’ si danna l’anima alla ricerca di concretezza senza riuscirci per poi quindi cadere nello sconforto e nel nervosismo che gli fanno perdere la lucidità necessaria per essere decisivo. Tra una filastrocca di bestemmie che finisce in “Can” e un solfeggio di ingiurie che finiscono “Boia”, guadagna mestamente la panchina con un invito generale che sa più di provocazione: “’ndasì in figa valà!!!”

VOTO: 5,5………………………POETICO

NICO: se qualcuno di voi si dovesse chiedere com’è passare dalle stelle alle stalle beh, si rivolga pure a Nico che dopo la favolosa prestazione della prima giornata si ritrova sprofondato in una prova come dire…..incolore……ma che dico incolore, un colore ce l’ha benissimo, il marrone….insomma una bella partita di merda. Mai una volta riesce a saltare il corpulento avversario che sicuramente non fa della velocità la sua arma migliore e inoltre fallisce facili occasioni servitegli sul piatto d’argento dal compagno di merende Secco. Impalpabile e praticamente assente se non quando si guadagna un tiro libero che pensa bene di gettare alle ortiche con una non motivata battuta veloce che ha l’unico effetto di spegnersi in fallo laterale. Tutto ciò viene eseguito nonostante un coro all’unisono si muoveva dalla panchina: “Noooooo, Nooooo Nico non farlo!!! Perché….perchè…Perchèèèèèèèèè….”. Con questa scellerata azione attira le ire dei compagni tutti che con le mani nei capelli lo apostrofano malamente nei più svariati modi attirando su di se una moltitudine infinita di bestemmie tanto che le forze del male si riuniscono su di lui evocandolo come il nuovo:

VOTO: 4……………..ANTICRISTO

MANZO: poteva essere la sua occasione di riscatto, le premesse erano ottimali: avversario modesto, condizioni atmosferiche adatte a lui, fascia di capitano in segno di fiducia e caloroso sostegno del pubblico presente. E invece quella che poteva e doveva diventare una festa si è trasformata in tragedia con un Manzella irriconoscibile sotto il profilo tecnico e anche sotto il profilo caratteriale.

Un Re senza regno, un pescatore senza barca, un cane senza padrone, un wurstel senza senape…..questo era quello che Manzo rappresentava in campo. Si scioglie come neve al sole non appena il match diventa infuocato e il suo sguardo perso nel vuoto fa capire che difficilmente prima del fischio finale riuscirà a trovare la retta via. Vaga senza meta alla ricerca di un barlume di lucidità che neppure il santo a cui è devotissimo, S.Antonio (e il suo fuoco), riesce a dargli. Si innervosisce oltremodo nel finale litigando a destra e a manca per futili motivi forse per colpa di quel presunto Franciacorta da lui stesso presentato alla cena societaria che gli batte ancora in testa. A fine partita gli viene più volte rinfacciato di aver giocato male e che soprattutto il vino sopraccitato trattasi inequivocabilmente dello scadentissimo “Frizzantino Zonin”.

VOTO: 4………………….AVVINNAZZATO

CAMPIONATO: 1^ GIORNATA

15/10/09 ATLETICO 76 - REAL MANTOVANO 7 – 2 (Brunelli 5, Faccin, Sinicato)


La Stagione di serie A si apre col botto per i ragazzi di mister Silicato che, in virtù del 4° posto dello scorso anno, non possono essere più considerati come semplice sorpresa. L’atletico è oramai una realtà consolidata e lo dimostra in campo contro un’agguerrita matricola che soffre la differenza di esperienza con la squadra atletichina.

L’atletico deve fare i conti con le numerose assenze ma sembra non risentirne lasciando intravedere sprazzi di bel gioco e fraseggi importanti anche se l’occhio critico del suo mister non può non sottolineare il blackout della seconda parte del primo tempo dove i suoi ragazzi sembravano non averne proprio più di gas.


CARTA: la scelta di titolare cade ancora una volta su di lui e sulla sua giovanile esplosività preferita alla determinazione di uno scalpitante Bertacco che rumina amaro. Si destreggia bene riuscendo a respingere i flebili attacchi avversari senza versare una goccia di sudore, sudore che invece gli sgorga abbondantemente nel finale del primo tempo quando i suoi compagni fanno acqua da tutte le parti. Nota stonata: si dimostra puntualmente di non essere un pararigori…… “E se ci fosse stato Bertacco?”……Ai posteri l’ardua sentenza.

VOTO: 7……….MACCHINA OLIATA


GATTO: ogni anno pare l’ultimo per il simpatico giocatore ed invece lo troviamo sempre in campo a zompettare beatamente con il suo fare scanzonato e a volte anche scanzonatorio. Svolge il suo compito con diligenza anche se a tratti si intestardisce nel portare palla nonostante gli si pari davanti un muro avversario. E’ sempre imprevedibile negli inserimenti ma gli manca ancora l’ultimo passaggio per arrivare al top.

VOTO: 6…………….GATTO SENZA STIVALI


IKO: generoso come al solito in quella fascia destra, abbandona i panni di gioiellino per calarsi in quelli a lui più consoni di umile gregario. La sua buona corsa non lo aiuta però nell’avere un po’ più di coraggio negli inserimenti e anche davanti al portiere gli manca ancora un po’ quella cattiveria necessaria per entrare nel tabellino dei marcatori.

VOTO: 6………......... DINAMIco…


MANZO: dopo le tumultuose ultime settimane passate nel Lazzaretto di Grumolo per uarire dalla peste bubbonica che lo aveva colpito, il giocatore scende in campo ancora con i postumi della malattia che faticano a lasciarlo libero. Gli effetti in campo ahimè si vedono, infatti è un Manzella stanco, spossato quello che si aggira sul terreno di gioco che poco ha a che fare con il brillante giocatore che si era abituati a vedere. Soffre della sua condizione fisica non ottimale e anche delle distanze che i suoi compagni tengono da lui sotto la doccia accusandolo forse ingiustamente di essere ancora contagioso.

VOTO: 6-…………..UNTORE


RICKY: poco da dire su di un giocatore che entra per ben 5 volte nel tabellino marcatori e tra l’altro facendolo con goal di pregevole fattura. Inizia bene poi si spegne per poi riaccendersi di un fuoco infernale che fa vedere i sorci verdi agli avversari che trovano nell’atterrarlo sistematicamente l’unico modo per contenerlo. Nel secondo tempo arriva per lui l’orario del tè che serve agli avversari con tanto di “cucchiaino” duplice allietando i palati degli astanti.

VOTO: 8………………..DISSETANTE


NICO (il Migliore): se c’era ancora chi avesse dubbi sull’affidabilità del bomber siberiano mi sa che ora non ne ha più visto che ci si è trovati di fronte ad un giocatore completamente rivitalizzato dalla pausa estiva. Brioso, scattante, dinamico, volenteroso e anche stranamente intriso di quella cattiveria agonistica che non è mai stata una sua peculiarità. E’ lui a trascinare l’Atletico nel momento di buio sobbarcandosi per intero le sorti della squadra e andando a costruire palle goal per il compagno Brunelli. La domanda è ora lecita: Faccin è finalmente esploso? Saranno le prossime partite a dare la risposta ma intanto non possiamo che goderci la straordinaria prestazione del serpentello diventato velenoso.

VOTO: 9………………..VIPERA


TOMMY: reduce da un’estate in cui ha speso il proprio tempo più a ripromettersi di andare a correre che a mettere in pratica tale intento, scende in campo con una forma approssimativa e con la responsabilità di essere l’unico centrale difensivo in rosa dopo l’abbandono di Ivi al calcio giocato. Molto concentrato e battagliero tanto da diventare immediatamente protagonista; in positivo quando va a scagliare una bordata all’angolino destro della porta avversaria aprendo così le danze della partita e del campionato dell’Atletico; in negativo quando si sostituisce al proprio portiere e con un tuffo plastico va a respingere di braccio un tiro avversario causando un rigore a sfavore.Lui tenterà di discolparsi affermando che in realtà la palla l’aveva colpita di petto e che era scivolato su una buccia di banana sistemata apposta da ignoti ma sia l’arbitro sia i compagni sogghignanti lo mandando cortesemente “a ciapar i rat”. Per il resto della partita si dimostra sempre determinato e sicuro, la solita sicurezza.

VOTO: 6/7…………………..MANO LESTA


"MORENA": certo non siamo qui a pretendere che il calcio sia “masticabile” da tutti e non pretendiamo neanche di mettere un bavaglio alla libertà di pensiero ma sinceramente quello che si chiede, gentilmente e rispettosamente, è che la disanima di avvenimenti sportivi venga lasciata a chi un minimo di concezione tattico-tecnica la abbia . Questo è un uso sconsiderato e terroristico dello strumento del forum del campionato!!!!! E sia chiaro che questo mia considerazione non vuole essere un editto bulgaro.

VOTO: X……………………EPURATA

Derby del Cuore: Rettorgole sul tetto del Mondo!

18.06.09 Derby del Cuore RETTORGOLE – S.PAOLO 7 – 5




Spalti gremiti ieri sera al PalaTrozza per quella che possiamo definire in tutta tranquillità la partita del secolo. Alta la posta in palio e i giocatori, consapevoli di ciò, si presentano in campo carichi di adrenalina e vogliosi di dimostrare la loro supremazia. Molti anche gli operatori di mercato presenti in tribuna per annotare sui propri taccuini i nomi di quelli che potrebbero diventare i veri tormentoni di questo calcio mercato.

Rettorgole, un po’ a sorpresa, inizia il match lasciando in panchina il trottolino Brunelli a cui viene preferita inizialmente la verve frizzantina della Trivela Scalco, scelta che alla fine si dimostrerà azzeccata.

Il S.Paolo risponde con una formazione difensiva con Pilan e Contigiani a coprire e il solo Redi in avanti appoggiato da un Gatto collante tra attacco e difesa. In panchina uno sconsolato Manzella che accetta con dignità l’ennesima panchina della stagione e un teso capitan Spinato pronto a mettere a disposizione la propria esperienza nell’eventualità ce ne fosse bisogno.

Dirige un impeccabile Baghin della sezione di Altavilla, esteticamente inguardabile per il suo essere smanicato ma ferreo nelle decisioni difficili da prendere.

Pronti via e subito Rettorgole mette le cose in chiaro andando avanti con un uno-due che taglierebbe le gambe a chiunque e infatti quelli del S.paolo girano a vuoto alla ricerca di chissà quale invenzione. Neppure le entrate in campo di Manzella e Spinato riescono a far trovare il bandolo della matassa ai ragazzi di città che vengono seppelliti sotto i colpi della corazzata alabardata. Fine primo tempo e 4 a 0 per il Rettorgole premiato da uno Scalco sdoganato sulla fascia, da un Faccin in vena di far male e da un Brunelli ispirato. Sinicato e Zerbato si limitano a contenere gli sterili attacchi Paolini che mai fanno paura all’inoperoso Carta.

Nel secondo tempo la musica cambia e il S.Paolo si fa sotto portandosi a un solo goal di distanza, distanza subito ristabilita però dall’estro dei giocatori di Rettorgole che con freddezza sfruttano al meglio le occasioni sotto porta.

Finisce giustamente con la vittoria del Rettorgole che alzata la coppa, sogna una prossima stagione ai vertici del calcio mondiale: sogno o realtà? Il futuro saprà darci le risposte.

Intanto in casa S.paolo regna il caos: Contigiani rescinde, Spinato lascia, Gatto venduto, Pilan sospeso, Redi acciaccato, Manzella sconsolato e Bertacco….beh Bertacco vince sempre!


RETTORGOLE:


FACCIN: capitano di una squadra di giovani, ci mette tutta la sua esperienza per traghettare il rettorgole alla vittoria finale e ci riesce grazie anche ad un goal pregevolissimo dalla sua metà campo su cui nulla può fare l’esterefatto Bertacco.

VOTO: 8……….CONDOTTIERO

ZERBATO: chiude a doppia mandata la difesa permettendosi anche il lusso di qualche sortita offensiva. Generoso nei recuperi e tatticamente irreprensibile. Dimostra la voglia necessaria per essere il protagonista del Domani.

VOTO: 8………….CAPITAN FUTURO

CARTA: ottima prestazione di quello che era considerato l’oramai ex secondo portiere. Agilità e destrezza sono le sue armi e come una pantera si tuffa da un palo all’altro difendendo senza timore alcuno il suo fortino dagli attacchi avversari.

VOTO: 8………..PORTENTO

BRUNELLI: che sia un trottolino geniale questo è cosa saputa e assodata e anche ieri sera è arrivata la conferma della sua irrefrenabile voglia di stupire. Serpentine, passaggi illuminanti e marcature pregevoli fanno di lui uno di quelli che faranno parte della spina dorsale dell’atletico del domani. D’altra parte per uno cresciuto a “pane e calcio”……Certo, molto brutta la diatriba colorita con Pilan e indegna anche la continua manfrina con cui ha messo a dura prova la pazienza di un fin troppo permissivo Baghin.

VOTO: 8……….. …GENIO PETULANTE

SCALCO: I critici l’hanno votato “Uomo partita Skype” e come non si può condividere questa scelta. L’avevamo lasciato in tutta la sua imbarazzante immaturità e oggi ci ritroviamo di fronte a un giocatore fatto e completo, forse uno dei migliori esterni presenti nel panorama calcistico attuale per la sua capacità di coprire da solo tutta la fascia e per la facilità di corsa che ha e per l’esplosività che mette in campo non appena decide di inserire il turbo. Gioca con semplicità regalando preziosi assist ai compagni ed è fantastico anche nei suoi recuperi difensivi che alle volte valgono più di un assist.

VOTO: 8,5…………….SELF MAD MAN

SINICATO: durante la settimana da grande motivatore quale è carica come molle la squadra che infatti al fischio d’inizio scatta a mordere l’avversario. In campo la sua sapienza tattica è superba, non perde mai la calma, gestisce le situazioni + delicate con maestria, sciorina passaggi che incantano la folta platea e soprattutto difende a spada tratta l’operato dell’arbitro, proteggendolo contro le critiche feroci avversarie (PS: A fine gara si vocifera che l’arbitro/presidente abbia promesso a mister Silicato di cedere x una notte il lettone matrimoniale di Altavilla (dopo la consueta cavalcata d’incaprettamento) accontentandosi quindi del divano)

VOTO: 8……………………………AVIDO


SAN PAOLO:


BERTACCO: crolla sotto i colpi degli avversari trovandosi in più di un’occasione fuori posizione. Prova a mettere una pezza qua e la ma quando la serata è no c’è poco da fare, le cose buone non ti riescono mentre gli errori escono a regola d’arte.

VOTO: 4……..ARENATO

CONTIGIANI: troppo tempo che non gioca e si vede. Lento, impacciato e mai in partita. Cerca la posizione tutto il match ma alla fine trova solo avversari che gli sfuggono a destra e sinistra. Nel finale abbandona il campo per evidenti carenze tattiche.

VOTO: 4……..FRASTORNATO

GATTO: poteva essere graffiante come al solito ed invece si ritrova ad essere più innocuo di maggiolino e come esso svolazza nel tappeto verde pensando agli affari suoi senza rendersi conto che nel frattempo si sta giocando una finale.

VOTO: 4…….ANESTETIZZATO

PILAN: chiaramente fuori forma ed evidentemente non all’altezza della partita. Sempre in debito d’ossigeno, ritrova un po’ di spirito solo nel momento in cui tenta un intervento da tergo sul malcapitato Brunelli. Graziato da Baghin comincia a comportarsi civilmente ma trova solo tanti errori e pessime figuracce.

VOTO: 4………………CESTINATO

SPINATO: capitano coraggioso un tempo, capitano deposto oggi. Non ha più autorità sui una squadra che non ha più arte ne parte. Ammaina la bandiera della sua carriera con una partita che forse più brutta non si poteva. VOTO: 4…………DEPOSTO

REDI: torna dopo lustri e fa vedere qualcosa di buono fino a che il fisico lo sorregge (un paio di minuti) per poi immergersi nell’anonimato della sua squadra. Mai pungente, mai velenoso ma solo inconcludente arruffone. VOTO: 4…………DISORDINATO

MANZO: come passare da eroe jesolano a “chiavica” della partita il passo è breve per chi come lui si presenta in campo svogliato, distratto e poco reattivo. Forse la panchina iniziale ha smorzato i suoi entusiasmi? Forse la paura di essere sul viale del tramonto? Tante spiegazioni possono essere date ma una certezza comunque ce l’abbiamo….

VOTO: 4…………DISASTROSO




I° Trofeo "Derby del Cuore" - Rettorgole-S.Paolo

Si svolgerà questa sera, giovedì 18 Giugno 2009 presso il Palatrozza di Olmo l'attesissimo evento
"Derby del Cuore" che vedrà contrapposte le due frange presenti nell'atletico 76 ossia Rettorgole e San Paolo.
Sarà una vera e propria partita ufficiale con tanto di trofeo e direzione di gara affidata all'esperto Baghin di Altavilla. L'intero ammontare degli introiti verranno donati all'associazione "Adotta un baghin".

Queste le rose che si contenderanno il trofeo:
RETTORGOLE (in maglia azzurra)
Emiliano Carta
Tommy Sinicato
Iko Zerbato
Christian Secco (assente per ferie forzate)
Nico Faccin
Biondo Scalco
Ricky Brunelli

S.PAOLO:(in maglia grigia)
Berto Massimiliano
Manzo Marco
Ivi Pilan
Redo
Spina Stefano
Christian Conte
Franco Gatto(anche se nessuno lo sa i suoi avi erano della casata di S.Paolo)

L'Italia intera freme x l'importante avvenimento; ecco riassunti i titoli dei giornali degli ultimi giorni...











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