Carissimi Compagni,

Ci piace enormemente vedervi così divertiti e divertenti, così gioiosi e così immersi in una gaiezza tale da rendervi ancora più piacevoli sotto l’aspetto fisico-emozionale.

Questo è il quinto Natale che passiamo insieme: puntuali e presenti tutti o quasi come orologi svizzeri.

Ed è per noi una grandissima soddisfazione vedervi tutti qui riuniti attorno a questo tavolo; significa che l’Atletico 76 è molto più di una squadra di calcio, è molto più di un accozzaglia di giocatori che lottano per non retrocedere, è molto più di una difesa colabrodo che imbarca acqua ovunque, è molto più di un attacco talmente sterile da ……… : l’Atletico è molto più. Siete voi, siamo noi.

Si potrebbe continuare sulla falsa riga dei buoni sentimenti e del “volemose bene” che tanto si concilia con questa atmosfera natalizia, ma il nostro intento è un altro. Si, perché noi abbiamo avuto l’onore e l’onere di conoscere anche l’altra faccia della vostra medaglia, quella faccia che ha mostrato le vostre debolezze, le vostre inquietudini, le vostre silenziose grida di aiuto che solo noi in certi momenti abbiamo saputo ascoltare.

Non pecchiamo certo se ci riteniamo delle valide guide, dei Caronte moderni, che hanno saputo traghettarvi da una sponda all’altra del fiume impetuoso che alle volte ha attraversato la vostra vita.

E allora perché nascondere tutto questo facendo finta che dietro al sorriso di ognuno di voi ci sia solo tanta felicità?

E’ da qui che intendiamo ripartire come buoni propositi per il nuovo anno, dalle vostre mancanze o perdite o lacune che avete avuto il coraggio di mostrarci perché siete prima di tutto uomini.

Ripartiamo da qui per buttarcele alle spalle, per far vedere che stiamo andando avanti, che non ci siamo fermati e che non intendiamo farlo, che l’orizzonte ora è più visibile, sempre distante ma più visibile.

Abbiate il coraggio di passare oltre ma non dimenticate quello che siete stati e soprattutto quello che non siete stati in grado di essere ma per questo ci siamo noi a ricordarvelo.

Vogliamo ricordare:

a te IKO che un sorriso in più ogni tanto non scalfisce lo smalto dei tuoi denti;

a te SPINA che non occorreva simulare un infortunio solo perché con l’avanzare dell’inverno e della nebbia non ti fidavi più di guidare la sera;

a te NICO che il riscaldamento è come i preliminari nel sesso: più ne fai e più grande è la prestazione dopo;

a te CIUTO che il riscaldamento è si come i preliminari, ma se esageri arrivi spompato ancora prima di iniziare;

a te BIONDO che avresti potuto diventare qualcuno come qualcuno potrebbe diventare te se non ti fai vedere ogni tanto;

a te FRANCO che se vuoi per te un posto dietro la scrivania c’è sempre;

a te BERTO che pavoneggiarti continuamente per presunte doti certo non servirà a farti sentire un portiere migliore;

a te RICKY che non potrai mai permetterti di guardare nessuno dall’alto al basso, mettitelo in testa zuccone;

a te MANZO che la vita continua fuori dal campo, c’è un mondo là fuori…corri Forrest corri Forrest.

Si comincia a mormorare che forse questo sarà il nostro ultimo anno insieme: le famiglie si allargano, i giocatori invecchiano, le ginocchia cedono, il fiato comincia a mancare.

Ma quello che non dovrà mai mancare è lo spirito, la voglia di stare insieme e di lottare tutti insieme; la voglia di credere in qualcosa che va oltre un piccolo pallone e un rettangolo di gioco.

Tutto questo non dovrà mai venire meno …… quindi tusi ..… fora i cosidetti e affrontiamo il girone di ritorno come si deve!!

Tantissimi auguri di tutto cuore

La Società

Baghin Simone

Sinicato Tommaso


Nessun commento:

Sei connesso al Blog da....

: