CAMPIONATO: 2^ GIORNATA

02/11/09 ATLETICO 76 – CONCHIGLIA D’ORO 3 – 6 (Sinicato 3)


Nella fredda e tempestosa serata del 2 novembre, l’Atletico da buona squadra legata ai dettami della Chiesa qual è, fa una degna rappresentazione della giornata di commemorazione dei defunti presentandosi in campo letteralmente con una “squadra di morti”.

Il primo tempo vede una squadra ordinata e ben disposta che si difende con efficacia per ripartire in maniera pungente e con azioni corali che portano solo però a dei grossolani errori sottoporta. Così da un primo tempo che poteva finire tranquillamente 4 a 0 si passa ad un inizio di secondo tempo che vede un’involuzione generale nell’atletico portandolo a subire un 1-2-3 repentino degli ospiti. Da qui in poi, sebbene il recupero che porta l’atletico sul 3 a 3 prende il sopravvento il caos generale, l’atletico diventa una “torre di babele” dove ognuno “combatte” da solo contro un nemico che nemmeno più riconosce, dove in campo ci sono più “spettatori” che giocatori. Degna conclusione? Due, e dico due, potenziali tiri liberi buttati nel cesso con tanto di tirata di sciacquone….si perché a noi i tiri liberi non servono!!!!

BERTO: dopo l’ultima prova sconcertante in allenamento aveva tutti gli occhi puntati addosso. C’era chi meditava la sua eliminazione fisica, chi premeva per simulare un finto incidente stradale che non gli permettesse di arrivare in loco e chi addirittura aveva ventilato l’ipotesi di un sequestro di persona prendendo contatti con l’anonima sarda però fuori mercato per le semivuote tasche presidenziali. Sta di fatto che è sceso in campo confermando la sua personalissima regola di essere un portiere degno di tale nome una volta ogni 15 giorni. Si esalta in plastiche torsioni, tecnici tuffi e uscite kamikaze efficaci anche se non sempre corporalmente fluide, diciamo un po’ gattonate tanto per intenderci……..in mezzo a cotanta maestria però non si può non notare ciò che rimane (e forse rimarrà nei secoli e nei secoli) il suo vero tallone d’achille: i rinvii, di piede o di mano indifferentemente.

VOTO: 6………………RAGGIANTE

PIGA: non è ancora chiaro se la new entry riuscirà a porre delle pezze nella difesa atletichina ma ciò che è lampante è che sicuramente sarà in grado di fare gli avversari pezzati se ce ne fosse bisogno. Nonostante la sconfitta comunque il suo esordio è sicuramente positivo per il necessario contributo che da alla fase difensiva e per l’impegno costante che mette in campo e sebbene la dislocazione geografica del Palalago non gli risulta ancora molto chiara (pare che abbia girato un’ora per tutto l’hinterland prima di trovare il campo di gioco arrivando anche a toccare località quali Sarmeola, Rubano, Grantorto, Grantortin fino a lambire la terra di Veggiano) è certo che questo uomo sarà di sicuro protagonista delle intense notti “marolesi”…..nel bene o nel male.

VOTO: 6………………………..BATTEZZATO

IKO: la sua diligenza tattica è oramai storia arcinota e le sue poche sfuriate offensive lo sono altrettanto e come da progetto ciò si è verificato anche ieri sera. Ottima spalla difensiva per il suo mister, nonché leader, nonché esempio, nonché obiettivo (…e si potrebbe continuare per ore ed ore), riesce anche a pungere in zona offensiva senza però avere la convinzione e la cattiveria giusta per cazzarla dentro quella stracazzo di palla…ecchecazzo!!!!! E’ bravo anche nel contenere i folletti-gemellini avversari che corrono come schegge impazzite rimbalzando indiavolati da un lato all’altro del campo mentre egli, tra una rincorsa e l’altra, mastica amaro vedendo tanta beata gioventù che lasciò il suo corpo un giorno di tanti anni fa. Un giorno era il Gioiellino di Bari Vecchia ora è solo……

VOTO: 6………..UN VECCHIO GIOIELLINO DI BARI

FRANCO: gioca da far suo con la solita attenzione tattica ai movimenti ma anche la sua proverbiale Ordinata indole viene spazzata via dal marasma generale nel quale il Gatto si trova suo malgrado inserito. Vive sull’onda dell’emozione quando nell’unica sortita offensiva si libera con scatto felino (Embè…) facendo una finta di corpo alla “Come on let’s Twist Again” che lascia basito avversario compagni e pubblico per poi vanificare tutto con una ciabattata che si spegne a fondo campo dopo un paio di minuti di lenti rotolamenti della palla. Forse messo troppo presto alla gogna dal suo mister reo di non avergli dato il minutaggio necessario per esprimersi al meglio (…e me ne pento e me ne dolgo!!!!!), il Gatto accetta tale decisione con pacatezza esprimendo con franchezza (Embè…) il suo “Miao” di disappunto.

VOTO: 5………….PRESUNTO INNOCENTE

CHRISTIAN: parte tutto bello e pimpante che sembra un furetto appena liberato dalle torture di sadici bracconieri e macina km sulla fascia sinistra saltando avversari come birilli per poi però perdersi sul più bello, Slalomizza alla Alberto Tomba senza però mai giungere al traguardo. Per un po’ si danna l’anima alla ricerca di concretezza senza riuscirci per poi quindi cadere nello sconforto e nel nervosismo che gli fanno perdere la lucidità necessaria per essere decisivo. Tra una filastrocca di bestemmie che finisce in “Can” e un solfeggio di ingiurie che finiscono “Boia”, guadagna mestamente la panchina con un invito generale che sa più di provocazione: “’ndasì in figa valà!!!”

VOTO: 5,5………………………POETICO

NICO: se qualcuno di voi si dovesse chiedere com’è passare dalle stelle alle stalle beh, si rivolga pure a Nico che dopo la favolosa prestazione della prima giornata si ritrova sprofondato in una prova come dire…..incolore……ma che dico incolore, un colore ce l’ha benissimo, il marrone….insomma una bella partita di merda. Mai una volta riesce a saltare il corpulento avversario che sicuramente non fa della velocità la sua arma migliore e inoltre fallisce facili occasioni servitegli sul piatto d’argento dal compagno di merende Secco. Impalpabile e praticamente assente se non quando si guadagna un tiro libero che pensa bene di gettare alle ortiche con una non motivata battuta veloce che ha l’unico effetto di spegnersi in fallo laterale. Tutto ciò viene eseguito nonostante un coro all’unisono si muoveva dalla panchina: “Noooooo, Nooooo Nico non farlo!!! Perché….perchè…Perchèèèèèèèèè….”. Con questa scellerata azione attira le ire dei compagni tutti che con le mani nei capelli lo apostrofano malamente nei più svariati modi attirando su di se una moltitudine infinita di bestemmie tanto che le forze del male si riuniscono su di lui evocandolo come il nuovo:

VOTO: 4……………..ANTICRISTO

MANZO: poteva essere la sua occasione di riscatto, le premesse erano ottimali: avversario modesto, condizioni atmosferiche adatte a lui, fascia di capitano in segno di fiducia e caloroso sostegno del pubblico presente. E invece quella che poteva e doveva diventare una festa si è trasformata in tragedia con un Manzella irriconoscibile sotto il profilo tecnico e anche sotto il profilo caratteriale.

Un Re senza regno, un pescatore senza barca, un cane senza padrone, un wurstel senza senape…..questo era quello che Manzo rappresentava in campo. Si scioglie come neve al sole non appena il match diventa infuocato e il suo sguardo perso nel vuoto fa capire che difficilmente prima del fischio finale riuscirà a trovare la retta via. Vaga senza meta alla ricerca di un barlume di lucidità che neppure il santo a cui è devotissimo, S.Antonio (e il suo fuoco), riesce a dargli. Si innervosisce oltremodo nel finale litigando a destra e a manca per futili motivi forse per colpa di quel presunto Franciacorta da lui stesso presentato alla cena societaria che gli batte ancora in testa. A fine partita gli viene più volte rinfacciato di aver giocato male e che soprattutto il vino sopraccitato trattasi inequivocabilmente dello scadentissimo “Frizzantino Zonin”.

VOTO: 4………………….AVVINNAZZATO

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