CAMPIONATO: 18^ GIORNATA

12/03/09 ATLETICO 76 - DRUNKEN TEAM 3 – 3 (Zerbato, Pilan 2)


E ci risiamo con questo atletico bello a metà, eterno incompiuto che da bruco fatica a diventar farfalla. Nemmeno una settimana fa elogiato dalla critica come fucina di talenti e oggi ridisceso agli inferi per aver perso due punti con chi sta nelle parti basse della classifica. A questo punto sorge spontanea una domanda: “Quello dell’atletico è un calcio troppo innovativo per raccoglierne subito i frutti o i frutti dell’atletico sono per così dire oltremodo “maturi” per poter esserne raccolti?”.

Il dilemma appare alquanto irrisolvibile alla luce di ciò che muta di settimana in settimana in seno a quella che possiamo definire squadra……o banda di cialtroni? E qui subentra un altro dubbio amletico ad attanagliarci le menti…..

SPINA: deludente prestazione dell’uomo più esperto della squadra che sembra passare tutta la partita a chiedersi il perché sia stato “denudato” dalla fascia di capitano, simbolo a lui più caro della sua stessa vita. Riesce a fatica ad entrare nel vivo del gioco se non nel finale dove con puro senso cameratistico partecipa anch’egli alla sagra del goal sbagliato. Spinge poco preoccupandosi più delle condizioni psicofisiche di Ivi che degli avversari.

VOTO: 5....PREOCCUPATO

BERTO: il portierone “bello di notte” questa volta tanto bello non è anche se in tutta franchezza si può pur dire che tra tutti è il meno colpevole. Mentre è ancora intento a infilarsi i guanti si ritrova suo malgrado con già tre belle perette mature sul groppone e, sotto i botti avversari, il suo sguardo si fa sempre più cupo rivedendo gli spettri dell’ultimo 9 a 1 che tanto lo segnò. Fortunatamente dopo i primi otto minuti di follia sembra essere finita per lui la tormenta anche se qualche interventino lo deve comunque compiere. Sempre incompreso nei suoi rilanci di mano (ancora materia astrusa per le leggi fisiche attualmente conosciute) e sua la colpa di quel terzo goal che, piano piano lemme lemme, gli si infila in mezzo alle gambe dove neppure quel “virile” muscolaccio” che tanto onore gli fa lo aiuta nella parata…..ma in quel caso è chiaro che sarebbe stato FALLO!

VOTO: 6………………….BASITO

IKO: inizia la partita dimenticando di levarsi dalla schiena la poltrona di casa e mentre gli avversari inveiscono come pazzi sulla porta atletichina, il talentino si gira e rigira in campo manco fosse avvolto dalle sue candide lenzuola. Al grido di “Svegliaaaa” lui risponde con un spiazzante “…si si, ancora un attimo, un attimo solo” e da lì si capisce che da gioiellino a Uomo-Bonomelli il paso è breve e pure incomprensibile. Teme il confronto con il piccolo uomo della Patagonia che a furia di passi passetti e contropassi gli fa girar la testa e perdere contatto con la realtà. Nel secondo tempo la musica per lui non cambia, sempre ritmi spagnoleggianti nella sua fascia e gran mal di testa……

“Ehi Perù….ancora tu……ma non dovevamo rivederci più?” …..e si riparte con un’altra mezzora di tango con…..

VOTO: 5……………………….. CASCHE’

IVI: Primo tempo da incorniciare per la briosità con cui è tatticamente ingestibile proponendo nuove e variegate versioni del ruolo di centrale difensivo: largo a destra, largo a sinistra, davanti alla porta avversaria, fuori nei prati a scorazzare libero. Irrefrenabile nella sua visionaria pazzia conclude però la partita alla grande andando a colpire per ben due volte il bersaglio grosso permettendo all’atletico di non colare a picco. Ma lo spettacolo lo mette in atto però dopo il triplice fischio finale rispondendo ad una casuale pallonata con una altrettanto vigorosa che altro effetto non può avere che causare una mezza bagarre che a lui piace tanto.

VOTO: 5/6……POLIEDRICO

MANZO: generoso quanto si vuole, lottatore mai esausto, tatticamente irreprensibile ma in quanto a spietatezza sotto porta è meglio stendere un velo pietoso. Il Gladiatore delle Abadesse non è sicuramente nella sua serata migliore ma ha il merito di conferire una sorta di par condicio ai suoi errori in zona goal: uno sbagliato di destro e uno di sinistro, uno di destro e uno di sinistro così via fino alla fine del match.

VOTO: 5………………….POLITICAMENTE CORRETTO


Ma lo spettacolo vero lo fa fuori dal campo. Vi ricordate dell’acceso diverbio acceso da Ivi che vi ho descritto poco fa? A chi pensava che fosse spettata a quest’ultimo la parte del leone si sbagliava di grosso……ma vi racconto i fatti:

La partita era conclusa, gli animi erano accesi e Ivi certo non contribuiva a placarli e con i suoi isterismi aveva catalizzato su di se le ire di più di un avversario tra i quali quel piccolo fenomeno della Patagonia che con fare minaccioso smessi gli scarpini sembrava pronto a calarsi in una rissa che aveva tutto il sapore dei “peggiori bar di Caracas”. Ma il malcapitato non aveva fatto i conti con Manzo che, intuendo le sue male intenzioni, ha cercato con un garbatissimo “vai via” sussurrato con un filo di voce di placare le sue ire. Capito però che ciò non bastava manzo leggermente alzato il tono di voce, preoccupato che i suoi modi educati nella confusione non fossero stati percepiti. Ancora una volta però l’effetto fu negativo e a quel punto il fattore “Notte di Luna piena” giocò le sue carte innescando il Licantropo che c’è in Manzo e facendo risuonare in tutto il palalago e territori attigui un ben più sonoro “VAIIIIIIIIIIII VIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” che pare essere stato rilevato anche dall’istituto Arpav-rilevazioni scosse sismiche di Teolo. Il Patagonese capita la malparata e la soprannaturalità dell’uomo-lupo davanti a sè ha raccolto in tutta fretta i suoi quattro alpacha gettandosi sul laghetto antistante dove è stato visto allontanarsi a nuoto e facendo perdere le sue tracce.

VOTO: 8……………MATTATORE

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