CAMPIONATO: 3^ Giornata

06.11.08 ATLETICO 76 – THE ABSOLUTE STORE 5:2 (Redi 3, Brunelli 2 )


Spalti gremiti al Pala Marola per una sfida tra due squadre che si ritrovano appaiate in classifica.

I ragazzi di Silicato ( assente giustificato per un simposio sul tema della menopausa nelle donne Padane ) sono reduci da una rotonda vittoria conseguita 7 giorni orsono e vogliono iniziare un ciclo vincente e convincente. Di fronte si trovano una compagine quadrata e ostica che ha resa cara la propria pelle.

Attimi di commozione allor quando fa il suo ingresso il Presidente che eroicamente solca il campo tra due ali di folla in delirio dando dimostrazione del suo attaccamento alla maglia e della sua voglia di essere al fianco dei suoi “tusi”. Si scopre alla fine che in realtà è venuto a riscuotere la quota del povero Redi che replica così: << Non lo so, orco dì, vuto anca el sangue…parassita>>.

Defezione dell’ultima ora del bomber Faccin, ufficialmente lasciato a riposo per un risentimento muscolare, ma si mormora nello spogliatoio che stasera avrebbe dovuto “riscuotere” la settimanale gabola dalla consorte!

Partita dai due volti; primo tempo deludente per l’Atletico, evidentemente nervoso e disordinato, messo in difficoltà da un avversario concreto e concludente. L’Atletico tenta di mescolare le carte effettuando i cambi previsti, ma il primo tempo finisce sotto di un goal ( 2 a 1 ).

Nel secondo tempo i ragazzi di mister Silicato entrano in campo con un po’ più di voglia e convinzione, ma soprattutto cominciano a far viaggiare la palla. Utile in questo senso il prezioso allenamento a tre tocchi fatto martedì scorso e ideato dal quel pozzo di idee che è l’allenatore Calidonense.

Maggior compattezza del quartetto e finalmente arrivano palle giocabili al folletto Redi che supportato dal corazziere Rossetto inizia a perforare la difesa avversaria.

Scaramucce con i componenti della squadra avversaria inaspriscono la partita che un ottimo arbitro dimostra di saper tenere in pugno. Finalmente l’Atletico trova la via del goal con una certa continuità spinto dal Cobra che punge portando l’incontro in parità. Un gran goal di Brunelli da il via al trionfo, supportato da una concreta ed efficace fase difensiva.

Un paio di sviste arbitrali permettono ai grigio azzurri di mettere sotto assedio la difesa avversaria che capitolerà altre due volte grazie ai goal di Redi e Brunelli. Da segnalare anche un legno preso da Gatto sul finire del match.

Continua così la marcia dell’Atletico ’76 che però dovrà ancora lavorare sodo per trovare oltre al risultato anche il bel gioco. YES, WE CAN!!

CARTA: il portierino tascabile sfodera un primo tempo quasi impeccabile, se non fosse per quei due peri che raccoglie in fondo alla propria porta. Incolpevole su entrambi, viene impegnato anche nel secondo tempo dove comunque viene bersagliato da una notevole quantità di tiri che lui devia, in scioltezza, di mano, di piede, di gomito e di ciuffo facendo pensare ai più di avere otto mani. Ha il merito anche sul 2 a 1 per gli avversari di non lasciarsi andare con le sue solite ramanzine da zitella acida e frigida e questo aiuta i compagni a ritrovare serenità. Voto 7…..OTTOMANO

PILAN: il gladiatore croato si presente con la sua solita flemma inglese, pronto alla battaglia.

Invece si dimostra molto impreciso e disordinato, macchinoso e goffo come un minatore russo.

Presa la sua dose di parole nella pausa, durante il secondo tempo ritrova la sua precisione svizzera negli interventi in anticipo e il suo picchiare come un fabbro rumeno sulle tibie degli avversari.

Ringhioso come un pugile colombiano conclude l’incontro in ripresa come un “grimpeur” francese o come un “finisseur” belga.

Voto 6.5…GLOBALIZZATO


SPINATO: il capitano mette in campo una buona prestazione anche se continua la sua personale battaglia con l’aspetto logistico della squadra; <<tu devi stare li, non venire qui da me, non portarmi l’uomo, portami via l’uomo…>>. Fa salire la squadra in molte occasioni e prova più volte la conclusione personale senza peraltro avere fortuna. Tutti si augurano che egli trovi pace nel corso del campionato e la finisca di irretire i compagni con le sue sfuriate. Voto 6.+….SUOCERA

BRUNELLI: il bel Riccardo si presenta fresco di barbiere, sfoggiando un taglio con carrè sfumato stile fine anni ’80. Partenza un po’ in sordina anche per lui che soffre molto le crisi logistiche di Spinato. Fuori posizione per tutto il primo tempo, ingaggia una personalissima lotta con il 3 avversario, deciso ad abbatterlo come un fagiano. Secondo tempo che lo vede più vicino ai suoi livelli, segnando un gran gol dopo una ubriacante discesa sulla fascia. Salta spesso l’avversario, dando saggio delle sue spiccate dote slalomistiche. Prende un paletto…pardon, una manata involontaria in faccia ed è costretto a qualche minuto in panca. Timbra una seconda rete, incorniciando così una prestazione in crescita. Voto: 6.5….GUSTAV THOENI

ROSSETTO:l’ariete berico si presenta in campo in sostituzione del bomber siberiano e nonostante il poco preavviso, sembra non soffrire la cosa. Primo tempo difficile anche per lui; poco movimento e poche, pochissime palle giocabili in attacco lo rendono nervoso. Come sua usanza ( pare che gli abbiano insegnato così all’asilo ) abbatte a sportellate gli avversari qua e la, come capita. Qualche tiro pregevole parato dal portiere avversario e poco altro. La pausa tra il primo e il secondo tempo e Matteo la passa da solo, con il pallone nel cerchio di centrocampo; ciò da la misura della sua ferrea volontà, ma ai molti presenti ricorda un po’ Ray, protagonista di “Rain Man”. Secondo tempo concreto dove aiuta molto la squadra in fase offensiva e anche difensiva scardinando assieme a Redi la difesa avversaria. Meriterebbe il goal, ma dice che si accontenta della delegata OPES….<<Matteo, zughemo in MSP sto ano…io boia!!>>Voto: 6…LUPO SOLITARIO

REDI: il Cobra, a cui subito il presidente Baghin intima << o te paghi o non te zughi..>>impassibile sfila dal portafogli un cinquantino e chiude la questione con classe innata buttando lì un laconico <<vergognate…!!>>.

Gira a vuoto anche lui durante i primi 20 minuti, senza avere palle giocabili davanti. Il mister pro-tempore Baghin lo fa rifiatare un po’ e lui lo ripaga con un secondo tempo di ottimo livello. Vince qualche contrasto con avversari stazzati e si procura anche falli utilissimi. Infila la palla in rete per tre volte, prende la sua dose di applausi a scena aperta e, come è arrivato, se ne va salutando i compagni con un lapidario <<se vedì el Marson, disighe che el se vergogna…!!>>

Voto:7…CONTESTADOR

BAGHIN:menzione speciale per il Presidente, che con la sua oramai inseparabile stampella, si presenta al campo con la convinzione di essere il mister in seconda. Prima dell’inizio della partita elenca i nomi dei titolari ma subito Carta lo stronca comunicando che il mister Silicato aveva già dato a lui le disposizioni di inizio. Tomo tomo cacchio cacchio, siede in panca mugugnado frasi incomprensibili anche dal poliglotta Amir. Durante il primo tempo gracchia a gran voce che tutti sono fuori posizione e per tutta risposta si becca un vaffa plateale da Gatto, evidentemente a corto di ossigeno.

Riprende a bofonchiare frasi sconnesse rivolgendosi alla sua fedele stampella che sembra essere l’unica a capirlo. Nel secondo tempo si dimostra più compassato forse perché gli era chiaro che non era serata. Dimostra però un amore smisurato per i suoi ragazzi a tal punto da sopportare ingiurie e offese pur di essere al loro fianco.

Voto: 10…SPARRING PARTNER

GATTO: il ragazzo sente la partita e già alle ore 07 e 12 minuti del mattino inizia a concentrarsi grazie alla telefonata del cognato bomber siberiano. Responsabilizzato dai gradi di titolare che mister Silicato gli concede, (ma che il Presidente vorrebbe revocargli..) inizia anche lui in sordina come tutta la squadra ma mettendoci sempre molta generosità…infatti viene richiamato ben presto in panca da Baghin (dal ghigno beffardo..). Rientra nel secondo tempo quando la squadra gira e lui inizia a ballare con essa….passi di flamenco e passionali boleri il Franco inizia a spagnoleggiare lungo la fascia prodigandosi sia in fase difensiva che quella offensiva. Meriterebbe la gioia del pero ma il palo malandrino glielo nega quasi a tempo scaduto. A fine partita da gran compagnone diventa amicone degli atleti asiaghesi con i quali passeggia verso l’uscita del laghetto di Marola concordando (dopo insistenti richieste) per la futura trasfertona in altopiano una fornitura della famosa “Vacca vicentina di pianura Dop” (che a quanto pare nei mesi invernali in alta quota non pascola…).

Voto: 6.5……………..MAGNACCIA


FOTO: Redi autore di una tripletta




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