TRAGEDIA
Carissimi compagni,
oggi è un giorno triste per noi italiani, per noi sportivi ma soprattutto per noi amici dell'atletico. Come ben sapete, nella prima serata di ieri, al PalaOlmo si è consumata una tragedia che ha colpito il nostro compagno Simone ma che non ha potuto lasciare indenne il cuore di nessuno, una ferita che a fatica si rimarginerà nei nostri animi. Lo so, il dolore è forte e sembra inimmaginabile pensare ad un futuro così nero che ci aspetta ma, ahime, dobbiamo guardare avanti e soprattutto cercare di andare avanti. Ma procediamo a piccoli passi analizzando i fatti.
Ieri sera si stava amabilmente giocando a calcetto quando a poco più di dieci minuti dall'inizio è successo il fattaccio: Simone nel disperato tentativo di recuperare un scellerato passaggio del suo capitano si è prodotto in una, anche esteticamente apprezzabile, spaccata completa che alla Scala di Milano si sognano. Però il fisico di Simone non ha retto all'onda d'urto di questa esecuzione forse avventata facendolo stramazzare al suolo dolorante. Alle cure dei compagni Simone sembrava non rispondere svenendo più volte ed assumendo un colorito tra il bianco ed il giallastro e facendo presupporre a più di qualcuno che si trattasse di ittero. E' stato così necessario riccorrere ai soccorsi del Suem che capita la gravità si è precipitata al PalaOlmo in tutta fretta. I due sanitari accorsi sul posto hanno subito rincuorato l’oramai privo di sensi Simone donandogli fiducia e sicurezza. Riporto alcuni dialoghi avvenuti per far capire la sensibilità dei sanitari:
Franco: “Dopo essere caduto gli girava la testa, abbiamo tentato di tirarlo su ma gli girava la testa e sveniva…”
Sanitario: “E quindi….”
Franco: “…..ecco non riuscivamo a tirarlo su….”
Sanitario: “E allora bisognava assarlo xo, no…….”
Sanitario: “Tu giochi a calcio?”
Simone: “Poco”
Sanitario: “Ecco desso non te xughi più…..ahahahah”
Una volta caricato il Simone sulla barella, un coro unanime è esploso..
Tutti: “Spetta, spetta che femo na foto, dai dai……”
Simone ha provato timidamente ad opporsi con gli ultimi aliti di vita che riusciva ad esalare ma non ce stato nulla da fare: Stojko disteso sulla barella, sanitari alle sue spalle e palla a far da cornice e la foto è stata fatta.
Da qui il Simone è stato portato d’urgenza all’ospedale dove si è cercato disperatamente di rianimarlo con defibrillatore e apparecchi vari ma non c’è stato niente da fare, SIMONE E’ SPIRATO ALLE 23.37 DEL 22/11/2006 in una fredda giornata d’autunno.
I compagni di gioco effettueranno per questo una marcia in suo nome e alla sua memoria VENERDI’ 24/11/06 con partenza dalla casa dei suoi genitori e arrivo nella taverna dei suoi genitori per consumare libagioni a volontà. Uniamoci tutti nel nostro dolore accerchiandoci attorno ad una tavola imbandita proprio per fare quello che Simone più amava nella sua breve ma intensa vita: mangiare.
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